Io 4Seasons… e tu?
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2-3-4 Dicembre 2022. 1670 giocatori in tre giorni. 26 round di svizzera e 33 fantastici arbitri. Dove ci troviamo? A Bologna, al Circolo Benassi per il 4 Seasons Autumn 2022!
Questa edizione è stata a dir poco grandiosa. Non vi annoierò con i numeri, ma vi dico solo che per ospitare i side event gli organizzatori hanno dovuto allestire la bocciofila, che per chi non lo sapesse, è una zona separata dalla sala principale dove gli ospiti dell’Arci giocano appunto a bocce!
Vorrei parlarvi delle emozioni, delle gioie, dei ruling dati, delle infinite corse da una sala all’altra, dei sorrisi e delle crescentine… ma non lo farò! O almeno non lo farò io in prima persona.
Vi propongo sei doppie interviste a persone che hanno vissuto appieno questo evento, toccando con mano l’organizzazione, l’emozione del floor sia come arbitri che come giocatori. Sono sicura che tra le righe ne indovinerete almeno due!
I primi due intervistati sono due persone alle quali noi tutti ci affidiamo nei momenti bui, sia quando lanciamo a caso figurine credendo di essere dei pro, sia quando ci troviamo di fronte giocatori infuriati in quanto credono di avere ragione solo perché vogliono vincere.
Cosa hai fatto questa edizione?
X: Per questo evento ho fatto un po’ di tutto. Ho selezionato e preparato lo staff arbitrale, ho aiutato a montare la nuova sala al venerdì, ho gestito la seconda sala al sabato e ho avuto l’onore di fare da capo arbitro al Main Event della domenica. Oltre a recuperare gli arbitri in giro per la città, fare un salto in cartoleria per gli ultimi acquisti, distribuire premi ai giocatori, preparare i biglietti di ringraziamento per gli arbitri, aiutare ahimè nella squalifica di un giocatore, fare deck check, appendere pairings, distribuire slips, parlare un sacco al microfono, gestire appelli, gestire un appello di un appello (inception), conversare con tutti e 33 gli arbitri in staff, numerare e rinumerare le sale, rispondere ad infinite domande dei giocatori al tavolo e al di fuori del tavolo, cacciare un ubriaco molesto dal bar verso le ore 23, mangiare una buona quantità di crescentine (ottima scoperta quella alla mortadella!), bere un solo caffè Kalle, contare mille volte i giocatori iscritti e riuscire a sederli tutti facendo avanzare ben 2 sedie in tutto il circolo… Direi un weekend interessante 😀
Y: Per questa edizione del 4 Seasons ho partecipato come giocatore al torneo Team Trios del venerdì, per il sabato ho fatto da Head Judge all'ELM, mentre alla domenica ero Appeal Judge al Main Event Legacy.
Cosa rende speciale il 4 Seasons per te?
X: È l’evento che preferisco perché nasce dai e per i giocatori. Tutto quello che facciamo prima, durante e dopo l’evento ha lo scopo di mantenere viva la passione per i tornei dal vivo dei formati Eternal. Avere occasione per rivedere, chiacchierare, sfidare e bere assieme ad amici che ormai si vedono poco spesso… è senza prezzo! In più questa volta per la prima volta sono stato capo arbitro ad un 4 Seasons! Incredibile, ma non ne avevo mai avuto l’onore in tutti questi anni in cui non manco mai un appuntamento 🙂
Y: Questa domanda è veramente difficile, perché non c’è solo una ragione… Al 4 Seasons ritrovo principalmente degli Amici e l’atmosfera che si respira non la ho vissuta in nessun altro evento cui ho partecipato sino ad ora. È un torneo nato da appassionati per appassionati che ormai ha raggiunto notorietà e dimensioni da record: insomma cosa ci può essere di più speciale che ritrovarsi con i tuoi amici ad un evento che riscuote sempre più successo?
Cosa ti spinge a partecipare al 4 Seasons?
X: Le crescentine. La cena al Mulino Bruciato. Le lunghe giornate con Gabe, Anda e Cinelli. Pietro che si prende cura dello staff sapendo cosa ci serve in ogni momento. I nuovi arbitri che si affacciano ai tornei competitivi. I vecchi amici che giocano con le figurine, ridono, bevono una birra e non vedono l’ora di tornare. Le sfide impossibili per riuscire effettivamente a farli giocare tutti… lo spazio e il tempo smettono di esistere per un weekend!
Y: Oltre alle ragioni “sentimentali” di cui sopra, al 4 Seasons si trova sempre spazio per migliorarsi come Judge avendo la possibilità di imparare ed insegnare allo stesso tempo. Lo staff viene infatti costruito in modo tale da garantire queste dinamiche di crescita e di formazione, che purtroppo ultimamente sono venute a scemare per svariati motivi.
Gli organizzatori poi hanno particolare cura dello staff (grazie Pietro!) cercando di favorire la condizione per cui risulti più semplice e perché no, anche “divertente” contribuire alla buona riuscita dell’evento.
Qual è la prima cosa che pensi varcate le porte?
X: Che bello, finalmente c’è il 4 Seasons!
Y: "Lavorato bene?"
Adesso passiamo a due new entry! Quale sarà stato il primo impatto con questo magnifico evento?
Cosa hai fatto questa edizione?
D: Questa edizione ho fatto per la prima volta il volontario in supporto ai Judge che dovevano gestire il torneo. I miei compiti sono stati vari: floor judge, deck checking, raccolta e distribuzione dei match results slips.
M: In questa edizione sono stato floor Judge al side event di Centurion e Modern.
Cosa rende speciale il 4 Seasons per te?
D: Il 4 Seasons per me è l'evento più simile a come immaginavo da piccolo un grande torneo di MTG. È speciale perché è la conferma delle aspettative, quell'evento che te lo aspetti in un modo e si conferma tale. Persone, tornei, divertimento ma anche tante sfide!
M: A rendere speciale il 4 Seasons è il clima di collaborazione che si crea tra gli arbitri, cercando di darsi una mano vicendevolmente per far scorrere l’evento nel migliore dei modi, e la lasagna della pausa pranzo!!!
Cosa ti spinge a partecipare al 4 Seasons?
D: Ovviamente conoscere meglio questo nuovo ruolo del Judge, però se dovessi dire il motivo che più di tutti mi spinge ad essere lì è la possibilità di aiutare i giocatori a vivere al meglio l'evento. Se lo staff non riuscisse a gestire la situazione dopo questo ricadrebbe sui giocatori e credo non ci sia una esperienza peggiore per loro che fare un grande torneo e come prima cosa ricordarsi di cosa non ha funzionato a livello organizzativo. I giocatori in quanto tali dovrebbero ricordarsi le giocate geniali e gli errori banali, le partite, gli avversari, perché questo li spinge a migliorare e provare ancora a mettersi in gioco in questi eventi.
M: Scegliere di applicare per il 4 Seasons non è mai stata una decisione lasciata pendente o su cui fossi indeciso: ancora prima di diventare arbitro, ambivo a partecipare a questo evento di rilevanza internazionale targato Made in Italy. Per fare esperienza di tornei di grossa portata, e incontrare altri arbitri provenienti da tutto lo stivale. Questo, e il fatto di poter randellare i giocatori che chiedono se Pithing Needle è un permanente monocolore.
Qual è la prima cosa che pensi varcate le porte?
D: ...sto giro si va a casa a mezzanotte!
M: "Dov'è Kalle?", "Chissà quando sarà la mia pausa pranzo…", ma soprattutto penso a quanto mi divertirò durante la giornata. Al momento che già pregusto quando, la sera, sarò steso sul divano con le gambe doloranti e ripenserò a tutte le persone a cui avrò sorriso durante la giornata, a quel ruling dato così sicuro di me e senza neanche bisogno di leggere le carte, alla pacca sulla spalla al giocatore che aveva bisogno di sostegno dopo lo 0-2, a tutte le cose che posso fare ancora per migliorarmi. Ma ripeto, appena varcata la soglia della Bocciofila, penso: "Dov'è Kalle?"
E ultimi, ma non per importanza, vediamo cosa hanno provato due giocatori, che sicuramente ci daranno un punto di vista molto diverso dagli altri quattro intervistati.
Cosa hai fatto questa edizione?
F: In questa edizione del 4 Seasons ho partecipato al torneo vintage il sabato e a quello centurion la domenica.
A: In questa edizione ho deciso di provare un formato a me nuovo, il Modern, e quindi ho partecipato al main event del primo giorno. Durante il secondo giorno, invece, ho partecipato al side event di Commander Centurion, formato che conosco decisamente meglio.
Cosa rende speciale il 4 Seasons per te?
F: Credo che il 4 Seasons sia ormai il torneo più grosso in Italia, quindi trovo stimolante il fatto di confrontarmi con molti giocatori, ma è anche un'occasione per vedere amici che magari non vedevo da molto.
A: La cosa che rende speciale il 4 Seasons è l'atmosfera che si crea in quei giorni, secondo me. Voglio dire, ci sono giocatori, "vecchi" e "nuovi", che girovagano per tutto il complesso, facce sorridenti e rilassate ovunque ti giri, i migliori vendor in circolazione, per chi come me, piace comprare figurine belle e particolari.
Cosa ti spinge a partecipare al 4 Seasons?
F: (Risposta uguale alla domanda precedente) Credo che il 4 Seasons sia ormai il torneo più grosso in Italia, quindi trovo stimolante il fatto di confrontarmi con molti giocatori, ma è anche un'occasione per vedere amici che magari non vedevo da molto.
A: Da giocatore partecipo a molti eventi durante il corso dell'anno e decido dove andare in base ai players, premi e soprattutto staff. Il 4 Seasons racchiude in sé il meglio di questi tre aspetti, mi sento "coccolato" come giocatore e mai lasciato in balia degli eventi. Quindi, la risposta più corretta alla domanda è: partecipo al 4 Seasons perché tutte le aspettative che ho da giocatore vengono sempre puntualmente rispettate.
Qual è la prima cosa che pensi varcate le porte?
F: "Ca**o c'è ogni volta più gente, speriamo che almeno il 50% abbia fatto la doccia nell'ultimo mese".
A: "Meno male che anche stavolta sono arrivato prima degli organizzatori, così ho tutto il tempo del mondo per comprare carte"
Siamo arrivati alla fine e, sebbene immagino che non siate riusciti ad indovinare i quattro intervistati finali, sono più che sicura che la maggior parte di voi avrà capito chi sono i primi due.
Per tutto il resto… ci vediamo al prossimo 4 Seasons!!!
Un abbraccio,
Martina
Revisione a cura di Eleonora Siorpaes