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Come rapportarsi con la comunità dei giocatori
Articolo del 29-6-2016 a cura di Innocenti Federica
Innocenti Federica

Come rapportarsi con la comunità dei giocatori

 

Rapportarsi con i giocatori è sempre un momento delicato, sia che ci si ritrovi ad arbitrare in un posto sconosciuto, sia che si vada nel solito ambiente “familiare” con i quattro amici di sempre (che in realtà rischia di essere il luogo più problematico, vedremo ora perchè).

Solitamente chi decide di diventare arbitro di Magic frequenta già una comunità di giocatori all’interno di un negozio o di una ludoteca, pertanto sa come sono, come si rapportano con gli altri, qual è il loro carattere o il loro modo di giocare.

 

Come comportarsi nel negozio di fiducia?

Questo può risultare un ostacolo specialmente i primi tempi: infatti i giocatori potrebbero non prendervi troppo sul serio, perchè ai loro occhi voi siete “l’amico che ha sempre giocato insieme a me e che mi vuole bene”. È quindi il caso di parlare con la comunità e spiegare, con gentilezza, che ora il ruolo che ricoprite durante gli eventi è differente e che quando siete in veste di Judge il rispetto e l’atteggiamento che bisogna avere fra di voi è diverso; ciò non vuol dire che dovranno vedervi come un dittatore, assolutamente no! Saluti, pacche sulle spalle, sorrisi e qualche chiacchiera potranno soltanto rendere l’ambiente più rilassato per voi e per i giocatori (e questo è sempre importantissimo!), però deve rimanere ben chiaro che le regole sono uguali per tutti, chiunque voi abbiate di fronte: uno sconosciuto, un bambino, il vostro migliore amico. E fidatevi, dare un GL o anche semplicemente un Warning ad una persona che frequentate può risultare difficoltoso…
“Ma dai, siamo amici da una vita! Mi stai davvero dando un Game Loss? Su, chiudi un occhio e via, ho capito che ora sei Judge, ma per me un’eccezione puoi farla...”

Importantissimo: se un giorno vi trovate ad arbitrare e giocare contemporaneamente (ad un FNM, ad esempio) il vostro comportamento deve essere esemplare per tutti. Niente azioni poco chiare: un FNM, o un qualsiasi altro torneo amatoriale, deve essere un’occasione per educare ed aiutare i giocatori. Non appigliatevi alle regole per cercare di confondere l’avversario (magari poco esperto) che avete davanti. Dare il buon esempio deve essere obbligatorio (potremmo per esempio dargli qualche consiglio strategico - ovviamente non è necessario farlo mentre gioca proprio contro di noi, ma anche durante una pausa). Facciamogli capire che anche noi siamo in fin dei conti dei giocatori come lui e che Magic ci accomuna: possiamo divertirci insieme, farci due risate e sfidarci insieme con sana e corretta competività.

 

E quando arbitriamo in un nuovo negozio?

Differente è il caso in cui ci troviamo ad arbitrare in un posto dove non siamo mai stati; oltre a presentarsi e a parlare con l’organizzatore è molto importante farsi conoscere dai giocatori, possibilmente cercando di arrivare prima dell’inizio dell’evento, per poter parlare con loro ed aiutarli nel caso avessero qualche dubbio prima di cominciare a giocare (come ad esempio dei chiarimenti su delle regole o su delle carte/bustine del loro mazzo che potrebbero non risultare legali); nei tornei a livello Competitive è bene anche ricordare con largo anticipo che serve la lista completa del mazzo, così da evitare ad un giocatore poco esperto spiacevoli Game Loss proprio ad inizio torneo. Questo dimostra fin da subito la nostra disponibilità verso di loro e la professionalità messa al loro servizio, contribuendo anche alla serenità durante lo svolgimento del torneo (personalmente ho verificato che in questo modo i giocatori saranno meno intimoriti a chiamarvi durante le partite, nel caso vi fosse qualche problema).

Così come i giocatori devono mostrare stima verso di noi, altrettanta è dovuta a loro: non dimentichiamo mai che il nostro ruolo contempla anche educare i giocatori al rispetto delle regole e farli stare in un ambiente sereno e ospitale (perchè Magic è pur sempre un gioco, eh!). Rispondere con gentilezza ed un sorriso farà sicuramente “digerire” in maniera migliore una penalità o un ruling che non si aspettavano, pur sempre spiegati con chiarezza e sicurezza.

Guidare con l'EsempioQuindi evitiamo assolutamente sbuffi o smorfie annoiate quando veniamo chiamati al tavolo o quando un giocatore ci chiede una mano per qualcosa, anche se quel qualcosa l’abbiamo ripetuto altre 20 volte a persone diverse durante la giornata; se siamo stanchi a causa di un lungo viaggio per raggiungere la location o abbiamo dormito poco per essere puntuali al torneo, questo non giustifica mai l’essere sgarbati o indisponenti con delle persone che si stanno affidando a noi e che credono nel nostro operato.

 

Qualche consiglio utile...

Ovviamente come tutti anche noi siamo umani e può succedere di avere delle giornate no, di fare degli errori oppure di trovarsi faccia a faccia con dei giocatori molto indisponenti che non fanno altro se non cercare di stuzzicarci o di ostacolare la buona riuscita del torneo. In questo caso cerchiamo comunque di non perdere la pazienza e di non mostrarci irritati; possiamo eventualmente chiamare un altro judge per venirci in “soccorso” nel caso avessimo bisogno di due minuti d’aria fresca in solitudine (se siete l’unico arbitro in negozio, va benissimo chiedere al TO), o provare a parlare in privato con il giocatore appena avete un attimo libero chiedendogli di eventuali problemi e cercando di comprendere le sue difficoltà (ricordiamoci che a un certo punto potrebbero entrare in ballo altri fattori: se un giocatore comincia a tirare sedie e a spaccare finestre non cerchiamo ostinatamente di parlargli, non siamo supereroi né martiri!). Se poi il giocatore proprio non vuole ascoltarvi, beh… Voi avete fatto il massimo possibile, spiegato nel miglior modo possibile (ma sono casi rari, solitamente il 99% dei giocatori accetta di buon grado delle spiegazioni espresse con chiarezza e con cortesia).

Importantissimo: se ci accorgiamo con molto ritardo di aver commesso un errore (magari dando un ruling sbagliato ad un giocatore o spiegando male una regola che ci era stata chiesta prima di una partita) ed è ormai troppo tardi per rimediare, è fondamentale andare a scusarci per l’errore. I giocatori capiscono benissimo che possiamo sbagliare, l’unica cosa che conta è prendere atto dei nostri errori cercando di imparare da essi (e possibilimente evitando di ripeterli in futuro).

In sintesi, quindi:
- se vi trovate ad arbitrare nel negozio in cui siete cresciuti, mettete in chiaro fin da subito il vostro ruolo di Judge durante quell’evento;
- rispettate i giocatori, e guadagnatevi a vostra volta il loro rispetto dimostrando professionalità senza mai mancare di cortesia (e possibilmente, di un bel sorriso!);
- se vi trovate in presenza di giocatori “difficili” da gestire, ricordatevi che non siete mai soli (anche se magari nello staff arbitrale ci siete solo voi): cercate di non far mai degenerare la situazione, mantenete il sangue freddo e, in caso di necessità, una telefonata ad un altro Judge più esperto di voi con cui chiedere un consiglio potrebbe essere utile per capire come procedere senza troppe difficoltà.

 


Revisione: Alberto Laurenzi, L2