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Danni in Pila - Quando la Pila non c'era (seconda parte)
Articolo del 18-5-2016 a cura di La Terra Salvatore
La Terra Salvatore

Il mese scorso abbiamo visto come si rispondeva alle magie, come si neutralizzavano e come funzionavano le abilità innescate con le regole in uso prima dell’uscita di Sesta Edizione. Adesso che abbiamo parlato della parte semplice, possiamo affrontare le cose davvero bizzarre.

Abilità di fase

Sto giocando un mazzo mono-bianco contro il mio avversario che gioca mono-nero. Un paio di Order of the Ebon Hand mi stanno picchiando, ma per fortuna controllo una Juju Bubble che mi sta facendo vincere la race grazie al mio White Knight solitario. Nel mio prossimo turno risponderò al suo mantenimento cumulativo guadagnando un po’ di punti vita per poi sacrificarlo.

Questo posso farlo adesso, ma non in tempi pre-revisionisti: infatti, nonostante le innescate di fase dicessero che “Durante il tuo mantenimento” succede qualcosa, il che mi consentiva di lanciare magie e giocare abilità prima di risolverle, una regola specifica impediva di usare le abilità dei permanenti che avessero ancora innescate di fase “pendenti”.1

Effetti specializzati

Dai che ci siamo quasi! Esistevano alcune magie che per funzionare dovevano essere lanciate in momenti molto specifici, e potevano essere lanciate solo in quei momenti. Oggi posso creare degli scudi di prevenzione del danno, per esempio con Healing Salve o Circle of Protection: Red, in qualunque momento scegliendo come fonte praticamente qualsiasi cosa, e lo scudo resterà là in paziente attesa che la fonte scelta si decida a infliggere danno. Con le regole pre-revisioniste, invece, immediatamente dopo che veniva inflitto del danno si apriva una finestra di prevenzione del danno, durante la quale potevo lanciare magie o giocare abilità che prevengono danni. Per esempio consideriamo questa carta:

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Il suo intento originale era fornire ai mazzi rossi una risposta elegante ai circoli di protezione: dato che la loro abilità poteva essere attivata solo immediatamente dopo che il danno era stato inflitto, li rendeva inutili contro il danno da combattimento. Oggi posso semplicemente attivare Circle of Protection: Red nella prima fase principale, per cui questa carta ha un’efficacia drasticamente ridotta.

(Bonus: confrontate il testo originale di questa carta con quello di Null Rod, poi leggete i rispettivi Oracle text. Mi raccomando, non parlate di questa cosa a Matt Tabak! È alto, grosso e appassionato di wrestling.)

Allo stesso modo funzionavano gli effetti di rigenerazione: quando una creatura stava per morire (o, come si diceva allora, si trovava “on its way to the graveyard”), e solo quando una creatura stava per morire, potevo lanciare magie o giocare abilità che la rigenerassero. Per questo motivo, la versione originale di Debt of Loyalty non ha particolari restrizioni, mentre il testo Oracle fa guadagnare il controllo solo “se la creatura rigenera in questo modo”, per evitare di farne un Control Magic bianco.

Più veloci delle interruzioni

Se il mio avversario interrompe con un Mana Leak la mia Necropotence mentre ho una sola palude STAPpata, io devo poter rispondere con un Dark Ritual per generare il mana necessario a pagare. Per questo motivo, Dark Ritual inizia la sua vita come interruzione, come lo sono tutte le abilità che aggiungono mana alla riserva:

 

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Il team di Mirage però decise che non era sensato che fosse possibile interrompere un’azione tanto fondamentale come attingere il mana, per cui decise che tutte le abilità che aggiungono mana alla riserva e non fanno nient’altro dovevano essere classificate come “fonti di mana”:

 

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Questo è abbastanza simile alle moderne abilità di mana, che come sappiamo non usano la pila e si risolvono immediatamente dopo essere state attivate. All’epoca però si andò un passo più avanti, estendendo questa prerogativa anche alle magie che aggiungono mana:

 

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Con le regole pre-revisioniste, Dark Ritual non poteva essere neutralizzato. Come le interruzioni, tutte le fonti di mana diventarono istantanei con l’uscita delle regole di Sesta Edizione:

 

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Concludiamo questo excursus nel sistema di regole in uso fino a Eredità di Urza riportando questi grafici esplicativi che uscirono in un numero di Sideboard, il magazine pubblicato dalla Wizards:

 


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Post scriptum: avrete notato che alcune delle carte che abbiamo usato per illustrare questo articolo non sono esattamente le prime che verrebbero in mente con un determinato effetto. Abbiamo voluto mettercela tutta per usare carte illustrate da Christopher Rush, alla cui memoria questo numero di Danni in pila è dedicato.

 


1 Un altro esempio, più semplice ma meno pittoresco, è la carta Sacred Mesa. Oggi posso attivarla in risposta alla sua abilità innescata e sacrificare la pedina generata in questo modo, ma allora non potevo.