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Patte, concessioni e split (per giocatori)
Articolo del 24-4-2015 a cura di La Terra Salvatore
La Terra Salvatore


 

Sono in finale al Preliminary PTQ, e sono abbastanza certo che il mio avversario al Regional non ci andrà. Sarei ben disposto a lasciargli le bustine del primo posto, ma il judge mi guarda con occhi… famelici, direi. Cosa posso dire senza che lui mi salti alla gola?

Ciao a tutti! Io mi chiamo Salvo e in questa situazione non mi ci sono mai trovato per due motivi:

1.    in finale a un PPTQ non ci sono mai arrivato, ovviamente solo perché i miei avversari pescano sempre benissimo;

2.    sono un arbitro di livello tre, quindi so bene cosa posso dire e cosa no.

Oggi voglio svestire la camicia nera per parlare, da giocatore a giocatore (ehi, ho fatto top 8 a ben due PTQ Modern con le mie Fatine!) di un argomento su cui c’è tanta confusione in giro: cosa è lecito e cosa no nell’ambito delle concessioni e degli split. Se violate queste regole verrete squalificati dal torneo, quindi vale la pena di spendere cinque minuti e leggere questo articolo fino in fondo.


Accordi e disaccordi

In un mondo ideale, il vincitore di un torneo di Magic dovrebbe essere determinato unicamente dal risultato delle partite giocate e tutte le partite dovrebbero concludersi con un vincitore.

Questo è che ciò che accade su Magic Online, in cui il tempo che ciascun giocatore spende mantenendo la priorità viene calcolato separatamente. Nel gioco reale, usare degli orologi da scacchi sarebbe decisamente poco pratico, per cui è ammessa l’eventualità che un incontro possa finire in parità.

A questo punto, è inevitabile consentire che due giocatori si accordino per dichiarare patto il loro incontro. Gli arbitri possono invitare i giocatori a giocare velocemente, ma di certo non a giocare meglio, e non vogliono trovarsi nella situazione di decidere se un giocatore non si è accorto che ha la vittoria in pugno o si è accordato col suo avversario per pattare.

D'altro canto, non si può neanche costringere qualcuno a giocare una partita che non gli interessa più: potrebbe essersi reso conto che alla lunga la perderà, essersi ricordato di un impegno urgente o avere tanto bisogno del bagno di casa sua. Nessuno può chiedere a un giocatore di giustificare la sua decisione di abbandonare la partita, quindi è consentito ai giocatori di concedere una partita o l'intero incontro in qualsiasi momento.

Questo non vuol dire, ovviamente, che tutto sia lecito. Concedere o pattare le partite in cambio di qualcosa danneggia gli altri giocatori e mina l'integrità e la credibilità dell'evento.

Le regole da torneo pongono dei capisaldi su cosa è legale e cosa non lo è:

●     I giocatori possono concedere l'incontro o accordarsi per una patta intenzionale in qualsiasi momento, finché non hanno firmato l’entry slip[1] o - se il torneo non usa entry slip - finché non si sono alzati dal tavolo.

●     I giocatori sono liberi di accordarsi per dividere i premi come preferiscono, sia prima che durante il torneo o un incontro.

●     I giocatori non possono alterare il risultato di un incontro in cambio di qualcosa: tangibile o intangibile, presente o futura.


Proposte indecenti

Messa così sembra semplice, ma è facile passare la linea senza rendersene conto, magari influenzati da racconti che sono stati alterati passando da una bocca all’altra.

Se sto giocando e qualcuno mi fa (o penso sia in procinto di farmi) una proposta che non sono sicuro sia legale, è meglio chiamare subito un arbitro e chiedergli di presenziare alle trattative, in modo che possa fermarmi prima che io commetta un'infrazione - se si scopre che discutevamo di una proposta illegale e non ho chiamato il judge, sono nel torto anch'io!

Questo è un punto importante: se qualcuno mi fa una proposta “indecente”, io devo chiamare subito il judge, o verrò considerato complice e subirò la stessa sanzione, verosimilmente una squalifica.

Se sono io che voglio fare un'offerta, la cosa più semplice è chiamare in disparte l’arbitro e dire a lui quello che voglio proporre, in modo che possa consigliarmi tranquillamente.

Se vogliamo essere sicuri di non commettere infrazioni, possiamo attenerci a questa versione semplificata della regola: se i giocatori dividono il premio, devono giocare l'incontro e riportarlo fedelmente; se qualcuno concede o viene stipulata una patta intenzionale, non si deve parlare di premi. Non parliamo di premi o altri incentivi neanche per scherzo: qualche arbitro particolarmente zelante potrebbe non cogliere che il nostro “se concedi ti offro un caffè” era una boutade.

Questo approccio è molto conservativo. Ciò che il regolamento proibisce è in effetti la causalità tra split e concessione, non la loro coesistenza: se due giocatori sono già d'accordo per uno split, possono ancora decidere la partita a tavolino, ma non è consentito usare lo split come incentivo per ottenere concessioni, patte intenzionali o drop.

Potreste aver sentito dire che esiste un “modo giusto” per fare certe proposte all’avversario. Questa è una leggenda metropolitana: se cerco di comprare la partita, l’arbitro mi squalifica comunque, anche se faccio dei raffinati giri di parole.

Definiamo meglio cosa significa “comprare una partita”. Possiamo sempre chiedere all’avversario se vuole concedere o pattare.[2] Se la sua decisione è influenzata da una contropartita che gli offriamo, allora lo stiamo corrompendo; se la sua decisione al riguardo è indipendente dallo split di cui potremmo aver discusso, allora siamo a posto.

Un’altra cosa che è importante sapere è che non possiamo confabulare insieme ai giocatori dei tavoli vicini per prendere una decisione comune: “Se pattate voi, possiamo pattare anche noi e siamo tutti quanti in top 8” è una cosa che non possiamo dire. Tuttavia, se vediamo finire il match accanto al nostro possiamo usare questa informazione quando chiediamo al nostro avversario di accordarci: “Guarda, Mirko ha battuto Davide, a questo punto con una patta siamo dentro entrambi” è una cosa che si può tranquillamente proporre.

Quello che decisamente non si può fare è giocare lentamente apposta per far finire le partite vicine, oppure smettere di giocare per lanciarci in calcoli sulla classifica o alzarci per andare a vedere cos’hanno fatto quelli che giocano dall’altra parte della sala.[3]


Casi molto speciali

È importante notare che esistono due casi particolari in cui abbiamo maggiore libertà nelle trattative:

●     Se è l'ultimo turno della top 8 (tipicamente la finale), possiamo discutere liberamente su come dividere i premi; non possiamo però aggiungere nulla ai premi in palio. Il motivo per cui ciò è consentito è che a questo punto siamo rimasti solo noi e il nostro avversario nel torneo, quindi le nostre trattative non possono sfavorire ingiustamente un terzo giocatore.

Questo è un caso particolarmente frequente nei Preliminary PTQ, come ho scritto all’inizio dell’articolo: se siamo in finale contro un giocatore che sa già di non poter partire per il Regional PTQ (o che non è interessato ai bye erogati dal GP Trial), possiamo tranquillamente proporgli di prendere il premio in buste del primo classificato per lasciarci secondo premio e invito. Possiamo anche rimodulare liberamente il premio, ad esempio dividerlo equamente e giocarci solo l’invito, oppure offrire a lui tutte le buste in palio e accontentarci del solo invito.

Se troviamo un accordo, l’altro giocatore non ci concederà la partita, ma abbandonerà il torneo. L’unica differenza è che non riceveremo punti Planeswalker per la finale non giocata.

●     Prima di qualsiasi turno della fase ad eliminazione diretta, se i premi sono costituiti solo da soldi e/o prodotto in bustine, tutti i giocatori ancora nel torneo possono decidere, col consenso dell'organizzatore, di dividere equamente il premio. A questo punto possiamo andarcene tutti a casa o continuare a giocare per la gloria o i punti Planeswalker.

Notiamo immediatamente che questo caso non è applicabile ai PTQ e ai GP Trial, perché in palio non ci sono solo soldi e prodotto, ma anche l’invito o i bye. Se però stiamo partecipando a un grosso torneo con bei premi cash in palio, prima di giocare i quarti o le semifinali siamo liberi di dividere il premio equamente. Se invece il premio è composto da oggetti materiali, ivi comprese delle carte sfuse, non possiamo farlo.

Il motivo per cui l’organizzatore potrebbe opporsi a questa soluzione è che sta facendo lo streaming del torneo su Twitch: in tal caso, probabilmente acconsentirà alla redistribuzione dei premi, ma ci chiederà comunque di giocare le partite.


Game on!

Dato che siamo giocatori, facciamo un gioco! Presenterò adesso alcuni esempi di situazioni che possono verificarsi ad un torneo. Cercate di decidere se secondo voi il comportamento dei giocatori è legale o meno, alla luce delle regole descritte sopra.

●     Davide e Mirko sono grandi amici, tengono le carte in comune, e sanno già che divideranno il premio del PTQ "per default". Quando si incontrano all'ultimo round, una patta intenzionale qualifica entrambi: compilano la slip e vanno a farsi una birra.

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●     Nella stessa situazione di prima, Davide e Mirko devono giocare e solo il vincitore si qualifica ai quarti di finale. Quando finisce il round, sono sull'1-1. Da una breve discussione sulle altre partite che intanto sono finite, è chiaro che il mazzo di Mirko veleggerà verso il Regional PTQ, mentre Davide farebbe molta più fatica. Davide concede.

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●     Davide e Mirko giocano l'ultimo turno di svizzera di un Preliminary PTQ. Davide propone a Mirko di concedere e in cambio gli darà la promo del Regional PTQ, se riuscirà a qualificarsi.

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●     Mirko ha già droppato, e pensa con impazienza al noiosissimo mirror di control che Davide (suo compagno di viaggio) dovrà giocare all'ultimo turno con Gianluca. Vedendo l'amico molto stanco e sentendo che sulla strada per Bologna c'è il diluvio, il generoso Davide concede e proietta Gianluca ai quarti. Gianluca, commosso dalla virile amicizia tra i due, regala a Davide il box che vincerà nel caso peggiore.

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●     Mirko sta per iniziare il suo quarto di finale con Gianluca, e gli dice che non ha il tempo di giocare la semifinale se dovesse vincere, quindi se gli lascerà il premio della top 4 concederà l’incontro.

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●     Mirko sta giocando l'ultimo turno di svizzera con Gianluca. Un pareggio qualifica entrambi. Mirko propone a Gianluca di dividere i premi, l'altro accetta e firmano la slip con la patta intenzionale. Quando si incontrano in semifinale, Mirko droppa e manda Gianluca in finale a vincere per lui delle succose bustine.

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●     Davide è in semi-finale contro Gianluca e gli propone questo accordo: Gianluca droppa, si prende tutte le buste che Davide vincerà, e in più Davide gli regala il suo set di Treasure Cruise foil, perché tanto dal prossimo PTQ saranno bandite. Gianluca accetta.

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●     Mirko e Gianluca stanno giocando l'ultimo turno di svizzera. Mirko dice: «Se dividiamo il premio, concedo e vado a farmi una birra con Davide.»

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●     Davide sta giocando l'ultimo turno di svizzera con un certo Kai, che non ha mai visto. Il vincitore entra in Top 8. Davide propone a Kai questo accordo: «Chiunque di noi vinca, darà all'altro metà del suo premio.» Kai accetta, e Davide immediatamente concede per andarsi a fare una birra con l'amico di sempre Mirko.

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●     Mirko e Gianluca stanno giocando l'ultimo turno di svizzera. Mirko entra in top 8 se vince l’incontro, mentre Gianluca non può mai entrare. Mirko chiede a Gianluca se vuole concedere, ma lui risponde che gioca per il premio in buste alla top 16. Allora Mirko propone a Gianluca di andare in split con lui, cosa che Gianluca accetta, e poi gli chiede se adesso vuole concedere.

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●     Davide non ha letto con la dovuta attenzione quest'articolo, ma si ricorda che non deve offrire incentivi. Guarda il suo avversario Mirko e dice con aria innocente: "Se concedi, me ne ricorderò".

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●     Davide stavolta ha letto benissimo questo articolo, e decide che non vale la pena di provare a trattare sotto gli occhi del judge. Visto che il tempo è finito e la patta non qualifica nessuno dei due, propone di tirare un dado per decidere chi vince.

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[1]L’entry slip è il foglietto sul quale scriviamo il risultato dell’incontro e che poi riportiamo alla judge station. :)

[2]Senza insistere troppo, senza metterlo a disagio e senza infastidirlo, ovviamente, perché altrimenti ricadiamo nel comportamento antisportivo.

[3]Se giocate lentamente in modo non intenzionale, riceverete un Warning per Slow Play; se invece giocate lentamente apposta per avvantaggiarvi in qualche modo, verrete squalificati dal torneo per Stalling.