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Intervista doppia - Pianificare Eventi
Articolo del 22-2-2011 a cura di Callegari Matteo Franco Lamberto
Callegari Matteo
Franco Lamberto

Tag: Comunita intervista doppia arbitrare tornei best practices pianificare eventi

Matteo Callegari, L3 Italia
 
 
Imparare dalle esperienze delle altre persone è una delle maniere migliori per migliorare la nostra conoscenza. Nella comunità dei judge ci sono molte persone straordinarie, con straordinarie abilità, desiderosi di condividerle con tutti noi. Sfruttiamo questa opportunità!
Ho chiesto a Sheldon Menery (USA, L5) e a Riccardo Tessitori (Italia, L5) come si preparano per i grandi tornei dove sono Head Judge, così possiamo avere un'idea di cosa significa lavorare in questi eventi, e potremo utilizzare alcune idee per quando tocca a noi.
Guardiamo cosa ne pensano.
 

 
Kalle: So che è praticamente impossibile trovare qualcuno che non vi conosca, ma facciamo finta che io sia uno di questi. Vorrei veramente sapere chi siete, cosa fate al di fuori del Judge Program e per quanto tempo avete fatto parte di questo programma.
 
Sheldon: Il mio nome è Sheldon Menery, e sono un pensionato dell'aviazione Americana da 6 anni. Vivo a Tampa, Florida, con la mia bellissima moglie Gretchyn, e i nostri quattro gatti Dasher, Cupid, Comet e Vito. Passo il mio tempo facendo l'uomo di casa, scrivendo un romanzo fantasy chiamato “Zolan's Scar”, giocando, e aiutando Andy, Toby, David e Riccardo a mandare avanti il Judge Program.
 
Riccardo: Mi chiamo Riccardo Tessitori, ho 36 anni e vengo dall'Italia, una bellissima nazione, famosa per il suo cibo, la musica, l'arte, la storia… e gli arbitri di Magic. ^__^
Sono nato e ho vissuto i miei primi 18 anni in un piccolo paesino vicino Torino, dove mi sono laureato in ingegneria dei materiali.
Grazie all'università e al lavoro, ho avuto l'opportunità di vivere in Francia (a Grenoble, precisamente) e a Milano, e di viaggiare in diverse città in Italia e d'Europa; ho incontrato persone di tutti i continenti e ho interagito con molte culture diverse, questa è una grande esperienza di vita.
Nella mia vita, dedico molto tempo a Magic in tre forme: arbitrando (dedico molte ore alla settimana a questo), organizzando (posseggo un negozio di giochi) e traducendo (traduco i regolamenti DCI, i documenti di marketing e controllo l'accuratezza della traduzione delle carte in italiano); l'ultima attività di lavoro, che richiede molto tempo a seconda dei diversi periodi dell'anno, è insegnare matematica, fisica, chimica e elettronica agli studenti delle scuole superiori (lezioni private, di supporto e corsi di recupero estivi a scuola).
Nel mio tempo libero (c'è un tempo libero??), mi piace passare le serate e i fine settimana con gli amici, guardare serie TV, giocare con i miei cani, studiare lingue; vorrei leggere molti più libri, se non mi addormentassi dopo poche pagine (sì, spesso leggo solamente a letto a tarda sera); vorrei giocare molte più partite di calcio, se non arrivassi a casa dal lavoro alle 21, e viaggerei molto di più se non viaggiassi così tanto per gli eventi Magic.
 

 
Kalle: Grazie per esservi presentati, adesso iniziamo con l'intervista vera e propria. Vorrei parlare della vostra attività di Head Judge. Io capisco qual è il vostro ruolo durante un evento: è facile trovarvi con la maglietta bordeaux e vedervi lavorare ad un Pro Tour. Quello che non so è in cosa consiste preparare un così evento così grande. Come vi preparate per gestire un enorme staff di arbitri in tornei così importanti?
 
Sheldon: Quando l'evento inizia, l'80% del mio lavoro è fatto. I due mesi di preparazione rendono tutto più facile quando siamo in sala. La parte più difficile è prepararsi, e richiede molto tempo. È importante che ognuno abbia compiti appropriati al suo livello e abbia opportunità di eccellere, come essere Head Judge negli eventi pubblici, guidare un team, fare gli esami per i Livelli 3, fare seminari e inoltre lavorare sia nell'evento principale che in quelli pubblici. Aggiungete la rotazione dello staff in tre turni, essere sicuri che ognuno abbia abbastanza tempo per riposarsi e dormire, e diventerà un bell'impegno. Fortunatamente, più lo faccio, più diventa facile.
La chiave per semplificare un Pro Tour è mettere le persone giuste al posto giusto. Ci sono molte persone intelligenti e capaci nel programma, e noi abbiamo la possibilità di sceglierle per la maggior parte dei Pro Tour, così riusciamo a mettere i leader giusti nei posti giusti. Il resto del mio lavoro è semplicemente essere sicuro che abbiano le risorse per svolgere il proprio compito.
 
Riccardo: I Pro Tour e i Mondiali sono sicuramente considerati gli eventi più importanti (perchè i giocatori vincono soldi e lo svolgimento dell'evento è più complesso); la preparazione per un Pro Tour inizia solitamente appena dopo la fine del precedente o subito prima.
La prima (visibile) attività è la scelta dello staff: determinare i requisiti dell'evento, selezionare i judge (con l'assistenza degli altri L5, dei L4 e dei Coordinatori Regionali che raccomandano i propri arbitri), e selezionando volontari (sempre sperando di avere abbastanza spazio per tutte le richieste).
La seconda (meno visibile) attività riguarda gli obbiettivi e i ruoli: oltre ai requisiti dell'evento (evento principale e eventi pubblici con tutti i ruoli) e i requisiti del programma (seminari, test degli arbitri, interazione con i giocatori, gli esperti di regole locali e gli organizzatori di tornei), è importante assistere ogni singolo judge con i suoi singoli bisogni e questo richiede spesso centinaia di mail e molte ore; in più, molte attività sono programmate insieme agli altri judge che partecipano o meno a quello specifico Pro Tour (per esempio, Jeff Morrow è responsabile degli esami per i L3 ed è sempre coinvolto, anche quando non è presente ad un Pro Tour).
 

 
Kalle: I Pro Tour sono I migliori eventi professionali, ma I tornei con il più grande numero di giocatori sono I Grand Prix. Sono tornei aperti e solitamente il rapporto arbitri-giocatori è differente da quello di un PT. Quali sono le differenze nel preparare questi eventi?
 
Sheldon: è passato molto tempo da quando sono stato Head Judge di un Grand Prix. Penso che Richmond 2006 sia stato l'ultimo. Avevo il compito di arbitrare un PTQ a quest'evento, quindi ho lavorato come ad un PT. C'è da dire che gestire un GP non è molto più impegnativo di un PT (anche se può essere un po' più difficile). Poiché il livello di esperienza degli arbitri tende ad essere più basso, e il rapporto arbitri-giocatori più alto, è ancora più importante avere le persone più capaci al comando.
 
Riccardo: I Grand Prix (un enorme torneo con molti eventi più piccoli) sono abbastanza differenti dai Pro Tour (un torneo medio, con alcuni eventi secondari medi e piccoli, oltre ad altre attività per gli spettatori).
Vorrei spiegare l'obbiettivo principale di un Grand Prix con una semplice frase che descrive la situazione e l'obiettivo finale: “avremo 2000 partecipanti, sarà un torneo Sealed Deck e giocheremo 10 turni di sabato; le porte aprono la mattina alle 8 e vogliamo garantire a tutti 8 ore di sonno prima di ripartire la domenica”; dovrebbe essere chiaro che l'attenzione alla logistica è molto più alta e la coordinazione tra i judge deve essere eccellente per evitare ritardi.
 

 
Kalle: Ok, adesso ho una buona idea su come questi bellissimi eventi dovrebbero essere preparati e conosco già cosa fate durante I tornei. Il vostro lavoro termina alla fine dei top8 o avete ancora altro da fare?
 
 
Sheldon: Il lavoro post-evento è importante. Ci sono sicuramente valutazioni sugli arbitri, ma dobbiamo anche fare, come parte del nostro contratto, un report della gestione interna. Poi scriviamo il report della gestione pubblica, e generalmente gli L5 discutono dopo l'evento per essere sicuri di aver raggiunto gli obiettivi.
 
 
Riccardo: Il lavoro non è finito quando terminano i top8, non del tutto!
Molte persone diranno che “un evento è riuscito se non ci sono stati problemi”; ok, giusto, ma non è tutto.
In passato dicevo solitamente che “un evento è riuscito se ognuno torna a casa felice”; ok, giusto, ma non è tutto.
Oggi preferisco dire che “un evento è riuscito se continuiamo a costruire le basi per un futuro migliore”; questo significa che molti giocatori viaggeranno nuovamente ad un Pro Tour, anche con i loro amici; questo può significare che gli spettatori che hanno seguito il report ufficiale vogliono provare la loro nuova strategia nel prossimo torneo locale; questo significa che gli arbitri inizieranno un nuovo interessante progetto o torneranno a casa per condividere la loro esperienza con gli amici.
Ok, è chiaro che tutto questo discorso è proiettato al futuro; oltre alle valutazioni e ai report, un Pro Tour riuscito è capace di generare nuove idee, un maggiore entusiasmo… e molto più lavoro nella mia area del programma.
 

 
Kalle: Voi non arbitrate solo eventi internazionali, io so che siete attivi anche nelle vostre comunità locali. Usate qualcuno dei metodi per la preparazione di un PT o di un GP anche nei PTQ locali? Ci sono molti arbitri desiderosi di imparare nuove tecniche da voi!
 
Sheldon: Abbiamo una comunità di arbitri molto attiva qui in Florida, quindi solitamente le uniche volte che arbitro localmente è quando non c'è nessun altro disponibile. Io non voglio togliere lavoro agli altri, che possono sfruttarlo per fare esperienza e migliorare. Io tengo d'occhio la comunità direttamente, partecipando agli eventi e parlando con gli L2 locali, che sono altamente coinvolti con tutti gli arbitri. Gioco anche molto spesso (lega Commander ogni giovedì e FNM i venerdì).
 
Riccardo: Localmente, io continuo ad arbitrare i PTQ, almeno uno ogni due mesi, e, chiaramente, arbitro i nazionali e gli eventi locali.
Ci sono sicuramente delle differenza tra i tornei nazionali e quelli internazionali; prima di tutto le lingue differenti, poi l'esperienza e la conoscenza pregressa degli arbitri.
Un aspetto che non cambia da un PTQ a un PT che vorrei menzionare è l'opportunità di condividere informazioni e crescere insieme: i report. Tornei internazionali: nel lontano passato non c'erano molti report, a parte i report privati e interni degli Head Judge dei PT; negli ultimi anni abbiamo preso l'abitudine di condividere tutti i report dei PT e dei GP tra gli L4 e gli L5 e ci sono anche stati molti report pubblici nella mailing list DCI-judge.
Tornei nazionali: di nuovo, ci sono sempre report privati da ogni PTQ condivisi tra gli L2+ e i report pubblici di tutti i GP e dei PT a cui gli arbitri italiani partecipano; oltre a questo ci sono minireport pubblici da tutti i judge che partecipano ai nazionali.
L'obbiettivo di questi report è molto semplice: condividere l'esperienza e costruire una comunità!
 

 
Kalle: Grazie a voi per il vostro tempo e per tutte le vostre informazioni. Mi piacerebbe usare questa opportunità per chiedervi ancora una cosa, e prometto che sarà l'ultima. Il programma degli arbitri è cresciuto negli ultimi anni, grazie a comunità più grandi e più solide diffuse in tutto il mondo che cercano di raggiungere uniformità nell'organizzare gli eventi. Come valutate i loro progressi e quale pensate che siano i prossimi passi del programma arbitrale nel prossimo futuro?
 
Sheldon: è l'ultima ma non è corta. Il programma arbitrale sta crescendo molto velocemente. Stiamo facendo un grande lavoro di unione tra le comunità di tutto il mondo, e stiamo accogliendo sempre più persone che lavorano duro nella nostra famiglia DCI. I prossimi passi del programma saranno formalizzare quasi tutto quello che facciamo attraverso i progetti Pilllars e Spheres, dandoci l'opportunità di essere i migliori arbitri nel mondo!
 
Riccardo: Quest'anno ci sono stati cambiamenti significativi nel programma arbitri: la struttura del nuovo progetto Pillar/Sphere, che stiamo ancora perfezionando (e, secondo la mia opinione, sarà conosciuto meglio dopo che tutte le sfere saranno presentate ufficialmente al pubblico su Wizards.Community e ci saranno chiare novità sui progetti correnti); il coordinatore regionale (che potrebbe essere potenzialmente più occupato di un L4, perché dovrà rinforzare i contatti tra gli arbitri locali, la scena internazionale e i progetti mondiali).
Entrambe queste iniziative hanno un grosso potenziale, ma hanno bisogno di essere meglio definite (l'interazione tra i coordinatori regionali e i L4) e pubblicizzate maggiormente (comunicate a tutti gli arbitri, così tutti gli sforzi saranno concentrati invece di essere duplicati).
Se potessi fermare il tempo, non avere problemi di lingua e avere la possibilità di lavorare in un campo che considero veramente importante, mi piacerebbe creare un singolo sito web dove gli arbitri possano trovare tutte le risorse di cui hanno bisogno (annunci, articoli, documenti, forum… ).
Quello che è più vicino alla mia idea è il sito www.ItalianMagicJudges.net (che ha il “minore” svantaggio di non essere in inglese); la risorsa in inglese che è più simile alla mia idea è la JudgeWiki su DCIfamily, che dovrebbe essere integrata con il sito della DCIfamily per strumenti, DCIrules per i documenti tradotti, il sito della WotC per i documenti ufficiali, Wizards.Community per… l'approvazione della WotC ^__^
In aggiunta al risultato visibile sotto forma di un *singolo* sito web, è importante far sapere agli arbitri “chi sta facendo cosa”, che è stato un mistero per molti anni quando “scrivi a Andy Heck” era l'unica risposta; Io penso che sia molto meglio perché le responsabilità saranno più chiare a tutti e gli sforzi non saranno più duplicati.
I coordinatori regionali e il sistema delle sfere saranno molto importanti per far sì che ciò accada.
 

 
Voglio ringraziare sia Sheldon che Riccardo per aver dedicato così tanto tempo ed energia al programma arbitrale durante tutto l'anno. Noi vi apprezziamo per questo!
Se questo articolo vi è piaciuto scrivete nei commenti gli argomenti che vi piacerebbero fossero discussi dai migliori judge del mondo, e faremo del nostro meglio per farlo. ;)
 
 
 

Traduzione: Lamberto Franco, L0
Revisione: Fabio Ivona, L2