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Il Processo Decisionale
Articolo del 2-4-2015 a cura di Callegari Matteo
Callegari Matteo

Tag: Crescita personale best practices leadership processo decisionale

Magic è essenzialmente un gioco di scelte basate su un insieme incompleto di informazioni e premia il giocatore che è in grado di valutare in brevissimo tempo tutti gli elementi ovvi a sua disposizione (ad esempio le carte sul campo di battaglia e nei cimiteri, le carte nella sua mano, i punti vita, il numero di carte in mano all’avversario, etc etc) e quelli meno ovvi (ad esempio le possibili carte in mano all’avversario, le proprie possibili pescate nei turni successivi, etc etc) per delineare una strategia vincente.

D’altro canto, arbitrare un torneo di Magic non è molto diverso: dovremo prendere una cospicua serie di decisioni in condizioni di pressione sia temporale che sociale e, spesso, basandoci su un insieme incompleto di informazioni. Un buon arbitro sarà colui in grado di gestire al meglio le proprie conoscenze per arrivare alla migliore decisione possibile per mantenere l’integrità delle partite e, inevitabilmente, del torneo.

Prendere decisioni, tuttavia, non è un’arte semplice da apprendere né tantomeno è semplice da insegnare. Ciononostante, possiamo senz’altro vedere assieme alcuni principi fondamentali che possono aiutarci nelle situazioni interessanti che ci capiteranno in torneo, ricordando sempre che una decisione presa andrà sempre ad influire su quelle successive.

 



1. Raccogliere gli elementi 


Ci si presenta un problema che dobbiamo risolvere prendendo quindi una decisione. Siamo sicuri di aver compreso bene quale sia il problema? Per poter arrivare alla decisione, dobbiamo prima capire quali sono gli elementi che costituiscono il caso e raccogliere tutte le informazioni possibili. Non importa se alcune saranno poi inutilizzate, ma tutte contribuiranno a delineare la nostra azione. 

Esempio: in una chiamata al tavolo, dovremo ascoltare entrambi i giocatori, dovremo considerare lo stato del gioco, il punteggio nell’incontro, le dichiarazioni dei testimoni, etc etc. 

Esempio: per risolvere un problema logistico, dovremo considerare la struttura della sala, le fonti di luce, i punti di accesso, la quantità e qualità dei nostri arbitri, la durata del torneo, etc etc. 

Esempio: in una investigation per squalifica, dovremo raccogliere le dichiarazioni dei giocatori coinvolti, dovremo comprendere la loro esperienza di gioco, lo stato del gioco, il possibile vantaggio guadagnato, la consapevolezza di aver violato le regole, il turno ed il tempo nel turno, etc etc.

 



2. Frammentare il problema 


“Divide et impera”. Se il problema che ci troviamo a fronteggiare appare ostico e complesso, dobbiamo scomporlo in parti più piccole e semplici da affrontare una alla volta.

Come si fa?

Dobbiamo individuare pattern già noti o situazioni già risolte in passato e capire come queste parti interagiscono tra loro per comporre il problema iniziale. Se l’interazione è di tipo consequenziale, allora basterà risolvere ogni parte una dopo l’altra; se invece è più complessa allora dovremo affrontarla caso per caso. Ricordiamoci che possiamo sempre delegare alcune di queste parti agli altri arbitri in staff in modo da risolverne più di una alla volta. 

Esempio: Se si tratta di risolvere un errore di gioco commesso il turno precedente, possiamo ad esempio scomporre il problema in: individuare l’infrazione, individuare la penalità e individuare il fix. Quest’ultimo a sua volta può essere ulteriormente scomposto in: analizzare lo stato del gioco corrente, recuperare tutte le azioni dal momento dell’errore al momento corrente, valutare l’importanza delle azioni. 

Esempio: Se dobbiamo organizzare la distribuzione del prodotto ad un PPTQ Sealed, possiamo ad esempio scomporre il problema in: individuare quale prodotto ci serve, recuperare il prodotto, suddividere il prodotto in modo da distribuirlo rapidamente, individuare ed assegnare le persone necessarie per la preparazione e la distribuzione. 

Esempio: Se dobbiamo decidere di squalificare un giocatore, possiamo ad esempio scomporre il problema in: raccogliere le testimonianze del giocatore, dell’avversario e di altri giocatori, consultare la versione aggiornata delle IPG, confrontarci con altri arbitri esperti, raccogliere le prove del misfatto, portare avanti il torneo durante l’investigation.

 



3. Individuare le alternative 


Una volta che abbiamo analizzato il problema e lo abbiamo eventualmente scomposto in parti più semplici da affrontare, tutti gli elementi raccolti ci offriranno un ventaglio di opportunità per arrivare alla decisione. E’ importante vagliare il maggior numero di alternative possibili in modo da individuare quella più appropriata per la nostra situazione: ricordiamoci che nessuna situazione è mai identica ad una precedente e che nei tornei ci sono sempre innumerevoli variabili che possono farci scegliere una strada piuttosto che un’altra. Ad esempio sono tutte variabili potenzialmente influenti: giocatori, turno nel torneo, formato, tipo di bustine, disposizione della location, orario della giornata, scorekeeper a disposizione, arbitri in staff, organizzatore. 

Esempio: Se dobbiamo decidere come gestire una GRV, avremo la possibilità di upgradare a Game Loss, di effettuare un fix specifico, di effettuare un backup completo o di lasciare lo stato del gioco così com’è. 

Esempio: Se dobbiamo organizzare la distribuzione del prodotto di un PPTQ Sealed, possiamo preparare pacchetti da 6 buste con o senza lista piegata, possiamo mettere i pacchetti dentro uno scatolone o in gruppi pari al numero di giocatori per tavolo, possiamo distribuirli prima o dopo il player meeting, etc etc. 

Esempio: Se dobbiamo decidere di squalificare un giocatore, possiamo scegliere di raccogliere ulteriori informazioni, oppure di confrontarci con un arbitro esperto, oppure di attendere la fine della partita, etc etc.

 



4. Prendere la decisione 


Si tratta ora di scegliere quale tra le varie possibilità che ci si presentano è quella più efficace per la nostra situazione. Spesso sarà una scelta semplice, perchè il problema corrisponde ad una situazione codificata nei documenti, a volte invece sarà più difficile e dovremo quindi affidarci al nostro giudizio e alle nostre capacità. In quest’ultimo caso, arrivati a questo punto, è fondamentale prendere la decisione subito: abbiamo già speso sufficiente tempo raccogliendo elementi, scomponendo il problema e valutando le alternative per avere tutto il necessario a decidere. Spendere ulteriore tempo non migliorerà significativamente la qualità della decisione. Se nessuna delle alternative ci convince, possiamo sempre optare per quella più probabile oppure di non agire. 

Esempio: La GRV commessa dai giocatori permette di applicare un fix specifico. Perfetto! 

Esempio: Al PPTQ Sealed abbiamo 24 iscritti che saranno seduti in 3 tavoli da 8 giocatori: prepariamo quindi scatole con 8 pacchetti e lasciamo una scatola su ogni tavolo. 

Esempio: Le testimonianze raccolte circa il caso del giocatore che ha iniziato la prima partita già sidato sono troppo discordanti per capire cosa è successo. Non squalifichiamo subito e durante il turno in corso andiamo a parlare con gli avversari precedenti per raccogliere ulteriori elementi.

 



5. Comunicare la decisione 


Una volta presa la decisione, dobbiamo comunicarla a tutte le parte coinvolte. E’ possibile che la decisione non soddisfi tutti, quindi il modo in cui ci esprimiamo è di fondamentale importanza. Se la decisione si basa sui documenti, allora possiamo eventualmente menzionarli e mostrarli al giocatore insoddisfatto a fine partita. Se la decisione si basa sul nostro giudizio, spieghiamo ad esempio gli elementi su cui ci siamo basati e le considerazioni fatte, invitandoli quindi a proseguire la partita. 

Esempio: “Per questo tipo di errore, il regolamento mi dà la possibilità di sistemare la situazione facendoti scartare una carta in questo momento. Quale scarti? Perfetto, ora proseguite”.

Esempio: “Giocatori, trovate sul tavolo un box con dentro 8 pacchetti: prendetene uno, togliete l’elastico e controllate di avere sei buste e una lista. Se qualcosa non torna, alzate la mano e sarò subito da voi”.

Esempio: “Ho fatto alcune domande in più del solito perchè il fatto che tu avessi iniziato questa partita con alcune carte di side nel mazzo è una situazione strana e sospetta che ti potrebbe portare grandi vantaggi. Gli elementi che ho raccolto non mi fanno pensare che tu lo abbia fatto apposta, quindi ti assegno un Game Loss per non aver giocato con quanto hai listato e iniziate la seconda partita. Se dovessero risultare ulteriori elementi, mi riservo la possibilità di affrontare nuovamente l’argomento”.

 



Conclusione 


Prendere decisioni è una delle parti più impegnative della nostra attività arbitrale. Una solida preparazione tecnica ci aiuta ad essere sicuri ed efficienti nella maggior parte delle situazioni, anche se a volte non sarà sufficiente e dovremo far uso del nostro giudizio. 

Non preoccupiamoci, perchè quasi sempre non esiste LA decisione giusta, ma ci saranno sempre più soluzioni possibili e giuste. Dovremo adattarci all’ambiente ed essere pronti eventualmente a prendere decisioni diverse in situazioni simili.