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Coordinare i Deck Check ad un PTQ
Articolo del 3-3-2014 a cura di Del Giudice Donato
Del Giudice Donato

Tag: PTQ Deck Check procedure da torneo leadership REL Competitive

Coordinare i Deck Check ad un PTQ
 


Ciao a tutti!

Come molti di voi sapranno, in tornei medio-grandi con staff nutrito, come PTQ e GP, si è soliti suddividere le mansioni degli arbitri in tre macro-aree: Logistica, Paper e Deck Check. Una differenza sostanziale fra i GP e i PTQ è che nei GP a ciascuna area viene assegnato un team fisso per tutta la giornata; ai PTQ, dove lo staff è normalmente ridotto, l'approccio adottato è differente: ad alcuni arbitri viene assegnato il ruolo di "coordinatori" di tali aree. Lo scopo dei coordinatori è, come ci si può aspettare, di assicurarsi che i compiti fondamentali vengano portati a termine, facendo ruotare il resto dei membri dello staff nell'eseguire tali procedure.

Questo articolo è dedicato alla gestione dei Deck Check; non tratterà dell'esecuzione del controllo del mazzo, né di come si guida un team, argomenti sui quali ci sono molte altre risorse; invece, si parlerà di quali siano le procedure fondamentali, con alcuni consigli per svolgerle al meglio.



Il paradigma del controllo

Il controllo dei mazzi è legato in modo indissolubile a quello delle liste. Per questo, chi si occupa dei Deck Check dovrà far fronte a tre necessità:
  • Conteggio: per "conteggio" si intende il controllo vero e proprio delle liste, la cui parte preponderante è appunto controllare che il numero di carte listate sia corretto, ma include anche il controllo della legalità delle carte listate e dei nomi scritti (incluso il nome del giocatore!).

  • Ordinamento: si intuisce senza problemi che si tratta di adottare un metodo pratico (che può essere quello alfabetico, ma non solo) per archiviare le liste e poterle recuperare rapidamente. Questo include anche individuare eventuali liste mancanti.

  • Controllo Mazzi: è il compito fondamentale, che dà il nome all'intera area di pertinenza. Si tratta di effettuare controlli a campione su almeno il 10% del totale dei mazzi giocati, per individuare eventuali incongruenze con le liste (che possono essere dovute tanto a banali errori quanto a pericolosi tentativi di imbrogliare). Questa procedura di solito inizia con l'assegnazione delle penalità per errori di lista e poi continua nei turni seguenti con deck check start of round e mid-round.
Per molto tempo tali procedure sono state eseguite proprio nell'ordine in cui sono riportate qui sopra. Negli ultimi sei mesi, con una sperimentazione iniziata ai GP, si è giunti a un nuovo paradigma, che ha iniziato a essere implementato nei PTQ dalla scorsa stagione ed è destinato, in futuro, a divenire quello regolare per gli eventi agonistici. La priorità delle procedure è ora strutturata in questo modo:
  1. Ordinamento
  2. Controllo Mazzi
  3. Conteggio

Analizziamo i come e i perché di tali procedure in questo nuovo ordine.



1. Ordinare le liste

Questa procedura è all'improvviso prioritaria. Perché?

Come in molte cose, la ragione è duplice. Il primo motivo è che vogliamo trovare subito le liste mancanti. Trovare immediatamente chi non ha consegnato la propria lista ci consente di evitare casi in cui la lista possa essere non davvero "persa", ma un abile tentativo di modificare il proprio mazzo al meglio, rischiando tutt'al più un Game Loss. Ci permette anche di evitare casi in cui il giocatore si presenta alla fine del primo round proferendo le mitiche parole "ma nessuno è passato a ritirarla", prima che possiamo accorgercene noi stessi.

La seconda ragione è poter iniziare i deck check dal primo turno. In un certo senso, possiamo dire che i punti 1 e 2 finiscono sullo stesso piano. Se prima l'ordinamento veniva fatto entro il secondo turno (perché conteggio e penalità avevano priorità), era in pratica impossibile iniziare i deck check prima del terzo turno, dovendo cercare le liste in un mucchio alla rinfusa. Questo dava a "Bill" la possibilità di perpetrare per due turni imbrogli indisturbato, ad esempio modificando il pool in un torneo sealed.

Questo significa anche che non possiamo perdere un intero turno per l'ordinamento. Come ottimizzare la procedura? Ecco alcuni punti fermi da rispettare.


 
Avere una postazione. Sembra banale, ma la prima cosa da fare è trovare un posto dove gestire il flusso di carta che arriverà. Può o meno essere lo stesso posto dove verranno effettuati i deck check, ma l'importante è che abbiate spazio per dividere le liste in più pile. In un torneo sealed potete anche far consegnare direttamente le liste alla postazione e utilizzarla come land station, se lo spazio lo permette.


 
Raccogliere le liste in ordine (o quasi). Ci sono almeno due modi per far questo, ma in tutti i casi dovete scegliere l'ordine consultandovi con il Capo Arbitro. Alfabetico è la cosa più banale, ma non è detto che sia la più efficiente. Ordinare le liste per numero di tavolo permette, ad esempio, di avere pile di liste della stessa dimensione. L'utilizzo di un metodo o dell'altro può variare in base al tipo di torneo.

L'ordine alfabetico richiede di avere i giocatori seduti in tale ordine al momento di ritirare le liste (seatings by name). Questo è il metodo di solito adottato ai GP, ma può non essere ugualmente efficiente, a seconda della logistica e del tipo di torneo. In un torneo costruito, far sedere i giocatori per ritirare le loro liste e poi farli rialzare per i pairings del primo turno è un'operazione che toglie un po' di tempo all'inizio del torneo, ma può essere molto pratica se gli spazi di mobilità sono grandi (il tipico caso delle sale da GP). In un torneo limited, i giocatori si siederanno per la fase di costruzione, ma adottare questo sistema di raccolta significherebbe non farli alzare dal tavolo anche se hanno già finito, il che sarebbe un pessimo servizio.

Se si adotta, invece, l'ordine per numero di tavolo, si richiederà ai giocatori di scrivere il numero di tavolo prima di iniziare a giocare, se il torneo è costruito, o dopo lo swap, se il torneo è limited. Nel primo caso si potranno usare i pairings del primo turno per ritrovare le liste; nel secondo i seatings della costruzione (NB: Il software usato per gestire i tornei non salva i seatings iniziali; se siete in quest'ultimo caso, assicuratevi di salvarne una copia PDF sul PC o tutt'al più di farvene stampare delle copie di riserva dallo scorekeeper).

Quando passate alla fase di raccolta vera e propria, basatevi sul numero di judge a disposizione e sulla logistica della sala per suddividere il compito fra lo staff. Ad esempio, se avete tre file di tavoli e tre judge (il che può includere voi stessi), basta assegnare una fila a judge.


Ordinare le liste. Se la raccolta è filata liscia, a questo punto le liste dovrebbero essere divise in un numero di pile almeno pari al numero di judge che hanno effettuato la raccolta, e tali pile saranno più o meno nell'ordine desiderato. È facile sfruttare questa proprietà per prendere due liste e iniziare immediatamente i deck check. Nel resto del tempo si potranno suddividere le pile alfabeticamente o per intervalli numerici regolari (50-100), in base al metodo scelto all'inizio. Si presume che le liste saranno in ordine per la fine del primo turno.

Un problema un po' più grosso è rappresentato dai tornei limited, in cui la maggior parte delle liste viene raccolta freneticamente quando il tempo della costruzione sta per scadere. Assegnare un'area di raccolta per judge è un modo per far fronte a questa evenienza, ma lo staff potrebbe essere troppo ridotto. Avere alla postazione "archivio" una persona cui portare piccoli mucchi di liste per ordinarle, man mano che vengono raccolte, può essere un modo di ovviare a tale problematica.


Spuntare le liste. Abbiate pronto l'elenco (in base al metodo di ordinamento scelto) dei giocatori, in modo da poter controllare che ci siano tutte le liste. Il metodo alfabetico richiede di avere l'elenco players by name, mentre con il metodo numerico si può facilmente verificare che ce ne siano due per ciascun numero di tavolo (e presumibilmente ve ne sarete già accorti ordinando).

Comunicate prontamente al Capo Arbitro che ci siano tutte le liste o meno. In quest'ultimo caso, sceglierete con lui come procedere (se non è stato già discusso).



2. Controllare i mazzi

Come spiegato nel punto 1, il controllo mazzi può iniziare fin dal primo turno. È importante avere chiaro fin dall'inizio del torneo quali siano gli obiettivi di questa procedura, che è quella più dispendiosa in termini di tempo rispetto alle altre.

Stabilire il numero di deck check. Consultatevi con il Capo Arbitro a inizio torneo per sapere se ci siano obiettivi particolari. I tornei Competitive richiedono di avere minimo il 10% dei mazzi controllato. Dalla tabella dei turni di torneo è facile ricavare una corrispondenza:

Giocatori

Turni

Minimo Mazzi

Minimo DC

65-128 7 8-14 4-7
129-226 8 14-24 7-12
227 + 9 24 + 12 +

Tenuto conto che potrebbero esserci momenti di break o in cui lo staff è impegnato in altre operazioni, una buona norma per rispettare la richiesta e avere margine è effettuare un deck check start of round e uno mid-round a ogni turno.

Questa è una linea guida: siate pronti a modificare le scelte in corsa, in caso le esigenze cambino (un deck check che sfocia in investigation). Inoltre, nei tornei costruiti potreste voler privilegiare i controlli start of round per individuare problemi di de-sideboarding, mentre nei limited potreste voler privilegiare i mid-round per verificare l'assenza di carte extra-pool: consultate il vostro HJ per sapere se ha particolari preferenze a proposito.


Assegnare gli arbitri ai deck check. Nella maggior parte dei PTQ lo staff ruota, sia perché il numero di arbitri è ridotto, sia perché si vuole dare possibilità a tutti di far pratica con tutte le procedure.

Per questo è importante accordarsi con gli altri coordinatori per stabilire a chi toccherà, di volta in volta, svolgere i vari compiti (questo include voi stessi). Dovreste sapere a chi volete far effettuare i deck check e informarli dal turno prima, in modo che i judge siano già pronti all'inizio del round. Nel far questo, tenete conto se alcuni arbitri saranno in pausa.


Spiegare le procedure. Decidete anche se gli stessi arbitri effettueranno start of round e mid-round per quel turno. Siete liberi di ruotare fra l'uno e l'altro, ma assicuratevi che i prescelti conoscano per tempo tutti i loro compiti e come eseguirli. Soprattutto se avete arbitri "giovani", metteteli in coppia con chi abbia abbastanza esperienza da spiegare loro cosa fare e iniziate a istruirli almeno dal turno precedente.

Di recente si è iniziato a sperimentare il deck check "all'australiana" per i mid-round. I dettagli meritano un articolo a parte, ma, in breve, si tratta di controllare il mazzo senza smontarlo, in modo da far riprendere la partita immediatamente. Se decidete di usare questo metodo, valgono le raccomandazioni precedenti: una volta autorizzati dal Capo Arbitro, assicuratevi di informare e istruire chi effettuerà il deck check.

È anche buona norma segnare sulle liste se siano state controllate e quando (ad esempio, "MR 4" se è stato effettuato un mid-round al quarto turno).


3. Contare le liste

In questo nuovo paradigma, bisogna organizzarsi per contare tutte le liste velocemente mantenendo una copertura adeguata della sala. La copertura ha la precedenza, mentre contare le liste il più velocemente possibile ha la priorità più bassa. Questo può voler dire assegnare le penalità più tardi del secondo turno. Sebbene sia molto strano pensarlo, soprattutto per come erano effettuate le procedure fino a poco tempo fa, uno dei motivi per questo è che la maggior parte degli errori di lista sono dovuti a distrazione, non a un pessimo tentativo di imbroglio.

Ad ogni modo, è auspicabile che tutte le liste siano contate in un tempo ragionevole, in modo da assegnare le penalità di lista tutte insieme, come prescritto da policy. Può capitare che una lista sbagliata sia scoperta durante il deck check prima del completamento dei conteggi: si sistemeranno lista e mazzo come prescritto per il Deck/Decklist Problem, che è di fatto un'unica infrazione. Quindi questo non è diverso dallo scoprire un errore di mazzo durante un deck check, ma semplicemente "l'altra faccia della medaglia". In altri termini, possiamo dire che ora un deck check può portare a scoprire anche un errore di lista.


Contare e segnare gli errori. La lista dovrebbe riportare il risultato del conteggio. Questo significa far scrivere main deck/sideboard (min 60/max 15) per i mazzi constructed e "giocate" per i mazzi limited (min 40).

Se vengono individuati errori, fateli evidenziare e mettete le liste con problemi in una pila separata. Marcate le liste così trovate sull'elenco generale, in modo che, se qualcuno dovesse cercare la lista e non trovarla, possa sapere che è nella pila "con problemi".


Assegnare le penalità. Una volta che tutte le liste sono state contate, a inizio round recuperate dallo scorekeeper i numeri di tavolo dove c'è da assegnare la penalità e scriveteli sulle liste.

In base al numero di penalità da assegnare, di arbitri a disposizione e anche alla distanza fra i tavoli, dovrete decidere come distribuire le liste fra gli arbitri. È sconsigliabile avere più di due liste per arbitro. Un arbitro che debba gestire due penalità può portar via i giocatori da entrambi i tavoli ed effettuare i controlli contemporaneamente (ancora meglio se in modo che un giocatore non veda il mazzo dell'altro). Se per questioni logistiche non dovesse essere possibile, bisogna impedire a uno dei tavoli di iniziare a giocare, recarsi al secondo per correggere l'errore, quindi tornare al primo per fare lo stesso.

Nell'assegnare la penalità, l'arbitro dovrebbe:

  • Allontanare il giocatore interessato dal tavolo.

  • Mostrare l'errore al giocatore, facendo in modo che se ne renda conto (ad esempio, facendogli ricontare le carte).

  • Dare un controllo generale al mazzo: ricordate che l'obiettivo del controllo è correggere tutti gli errori presenti, quindi: contate le carte, controllate la side, lo stato delle bustine ed eventuali nomi abbreviati o poco chiari. Anche se può sembrare eccessivo, trovare un nuovo errore più tardi e dover assegnare un'ulteriore penalità è un cattivo "servizio clienti".

  • Sistemare tutti gli errori individuati e informare il giocatore della penalità che riceverà, annotando quanto fatto sulla lista.

  • Accompagnare il giocatore di nuovo al tavolo e spiegare cosa succederà a entrambi i giocatori. Assegnare tempo addizionale.

Riportare le liste al loro posto. No, davvero, non perdetele dopo tanta fatica fatta!



Fine dei giochi

Ricapitolando, i punti fondamentali sono

0. Raccomandazioni generali
  • Accordarsi con gli altri coordinatori per far ruotare gli arbitri
  • Assicurarsi di spiegare le procedure in dettaglio volta per volta
1. Ordinamento delle liste
  • Creare una postazione
  • Organizzare un metodo di raccolta efficiente
  • Cercare le liste mancanti
2. Controllo dei mazzi
  • Determinare il numero di deck check minimo
  • Iniziare i deck check dal primo turno
  • Scegliere e istruire gli arbitri da assegnare ai DC del turno
3. Conteggio delle liste
  • Effettuare i conteggi quando c'è staff disponibile
  • Assegnare le penalità di lista (meglio se tutte insieme)

Il ruolo del coordinatore, che sia dei deck check o di altra macro-area, richiede di aver ben chiaro cosa fare e anche flessibilità sul come farlo: spesso non si conosce la logistica del posto, il numero di arbitri a disposizione può variare e le esigenze del torneo possono cambiare in corsa. Cercate di avere uno schema pronto in anticipo, e consultatevi con gli altri coordinatori e con il Capo Arbitro per adattarlo alle necessità.


Grazie agli L3+ per i preziosi consigli sull'articolo, alla Redazione IMJ per il preciso lavoro di revisione e a tutti voi per aver letto fin qui.

Al prossimo PTQ!

- Donato Del Giudice