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Report 2011 - PTQ Nagoya - Siena
Articolo del 2-6-2011 a cura di
Manfredini Sandro
Salve a tutti,
vi scrivo un breve report del PTQ Siena, organzzatore Paperland (un ringraziamento ad Andrea per il buon lavoro, come sempre!), svoltosi
Domenica 10 Aprile e che qualificava per il Pro Tour Nagoya che si svolgerà dal 10 al 12 Giugno 2011.
Staff:
Sandro Manfredini, L2, HJ
Gianluca Bonacchi, L2, EJ
Fabio Simoncini, L1, FJ
Alessandro Ferrantini, L1, FJ
Lamberto Franco, inizialmente L0, ma poi L1 dopo un brillante esame!
Torneo molto tranquillo, dovuto al fatto che era uno degli ultimi PTQ della stagione Extended, e alla scarsa affluenza di giocatori: 92...
pare proprio che la situazione Giapponese non invogli i giocatori ad andare a Nagoya!
In un tripudio di mazzi Valakut, (ben 5 nei top8) vince Francesco Biscardi su Ciro Bonaventura.
Abbiamo avuto 3 penalita' per lista irregolare: il classico caso di una carta in meno, un nome di una carta abbreviato e ambiguo, e una lista con entrambi gli errori. Inoltre, ad un deck check abbiamo trovato un mazzo non conforme alla lista: ancora un classico caso di carta sostituita all'ultimo momento ma non segnata sulla lista.
Ricordo che, se la lista e' legale, il giocatore e' obbligato a giocare con quanto ha listato, e che questi errori sono facilmente evitabili con un semplice ulteriore controllo.
Unica cosa rilevante dal punto di vista arbitrale e' una doppia squalifica per mentire ad un arbitro.
Due fratelli devono giocare l'uno contro l'altro al primo turno e consegnano la slip con una patta intenzionale.
A turno finito arrivano alla Judge station e dicono di aver sbagliato a compilare la slip e vogliono correggerla.
Durante l'investigation dichiarano (per lo piu' farfugliando) di aver giocato le due partite e aver consegnato la slip da poco (avendo prima guardato finire la partita di un amico). Peccato invece che tutti si ricordavano che quella slip era arrivata dopo 10 minuti dall'inizio del round (una patta intenzionale al primo round e' parecchio insolita!). In seguito, dicono che non volevano cambiare il risultato, ma solo di aver chiesto se era possibile.
Piu' probabilmente, qualcuno gli deve aver fatto notare che la patta avrebbe penalizzato tutti e due e allora hanno deciso per la vittoria di uno.
