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Report 2011 - Magic Weekend Parigi - Donato Del Giudice
Articolo del 2-3-2011 a cura di Del Giudice Donato
Del Giudice Donato

Ciao a tutti!
E' giunto anche per me quel momento: il momento in cui si raccontano e si tirano le somme delle proprie esperienze in campo internazionale; infatti, sono stato fra gli arbitri italiani al GP Paris durante il primo Magic Weekend della storia!
In più, sono anche stato l'unico arbitro italiano presente al PTQ Last Chance del Mercoledì. Quando ho saputo che avrei arbitrato solo nel GP avevo già prenotato per un'intera settimana a Parigi e, dato che i miei amici giocatori avevano intenzione di partecipare al LCQ, ho tentato l'application. A quanto pare, la fortuna, o il fatto che fossi l'unico italiano, era dalla mia parte.
 
Ma veniamo allo sproloq… al resoconto dettagliato!
 
 
Mercoledì: Last Chance Qualifier per il Pro Tour Paris
L'apertura delle iscrizioni è prevista per l'insolito orario delle 12:00, mentre l'incontro dello staff arbitrale è fissato alle 11:15. Nonostante qualche minuto perso per trovare la giusta via, arriviamo in anticipo, tanto che alcuni arbitri non sono ancora arrivati. Conosco di persona Jaroslav Karban, detto Jara, l'HJ dell'evento, che ci illustra i team. Io sono nel team paper: dato che ero stato ai DC nei PTQ, avevo chiesto di non essere in quel team e Jara ha accolto la mia richiesta. Lo staff è un bel mix di nazionalità: la cosa sorprendente è che, di quindici arbitri, cinque sono della Repubblica Ceca, incluso l'HJ, mentre i francesi sono quattro; il mio TL è Aurelien Caffier, invece il terzo membro, Ladislav Loucka, arriva con un po' di ritardo, giusto in tempo per la chiusura delle iscrizioni.
 
Mi sarei aspettato di dover numerare i tavoli, ma questo compito viene affidato in toto al team logistica; noi inizialmente ci occupiamo di spacchettare i box. Ora, sottolineo che io sono un totale impedito a spacchettare le cose :(. Chiedetelo ai miei amici che ogni tanto mi aprono le bustine ai draft. Mi fanno vedere questo metodo semplicissimo, cioè esercitare pressione sul lato del box, in modo che il cellophane sporga e sia più facile da rompere tirandolo, ma anche così faccio fatica… devo assolutamente farmi crescere le unghie…
Dopo vengo mandato a tenere la fila delle iscrizioni. "Uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo". A proposito di questa fase del torneo, devo dire che l'organizzazione non mi è piaciuta molto: si aspettavano anche più di 350 persone, con il rischio di dover allargare la sala (grazie alle pareti scorrevoli) e la registrazione è iniziata con un solo computer. Pur dando precedenza ai pre-iscritti, alle 12:30 questi erano ancora in coda e molti sono arrivati dopo; così è stato aggiunto un secondo computer, creando però comunque una fila unica da quel momento in poi, di fatto rendendo inutile la preiscrizione per tutti quelli arrivati dopo le 12:30. Qualche giocatore era preoccupato per la disponibilità di posto o prodotto, ma gli iscritti alla fine sono stati 304, senza bisogno di riconfigurazioni. Le iscrizioni si chiudono alle 13:00, secondo la tabella di marcia prevista (molto larga secondo me, ma probabilmente gli organizzatori volevano accomodare i giocatori provenienti da più lontano).
 
Da quel momento in poi le cose sono andate abbastanza lisce: io e Aurélien eravamo più che sufficienti a gestire la quantità di carta, così Ladislav (che ogni tanto spariva) viene messo ai side event. Lo staff era abbondante per far fronte a tutte le chiamate; l'unico problema si poteva avere quando il giocatore non spiccicava una parola in inglese, per cui era necessario un traduttore.
 
Il torneo però doveva durare dieci turni, tant'è che abbiamo cenato lì; tuttavia, a metà torneo anche i giocatori erano la metà, e dal sesto turno in poi si perdeva una fila di giocatori a round, quindi alle 22:00 e qualcosa mi hanno dato il nulla osta. Mancavano ancora due round e mi hanno detto il giorno dopo che quelli rimasti fino alla fine sono tornati in albergo alle 2 di mattina.
 
Una giornata lunga ha portato a un po' di situazioni particolari, che vi sintetizzo di seguito. Anzi, visto che mi sto dilungando tanto, mi faccio possedere da Nim Deathmantle, lui ha Mimic Vat. Chi prende la creatura che va al cimitero?".
 
4) "Il mio avversario ha Hand of the Praetors, gioca una creatura con infect e, invece di darmi un segnalino veleno, pesca una carta".
 
5) Il caso che ha provocato più panico di tutti (in realtà c'è stato un rischio squalifica, ma non ero presente lì). Mi chiamano perché c'è bisogno di un traduttore italiano. La situazione che si presenta è questa. Il giocatore italiano ha attaccato con un Darkslick Drake. L'avversario lo ha bloccato con una qualche creatura, quindi ha giocato +X/+X sulla bloccante. Il giocatore italiano mette il draghetto nel cimitero, pesca per l'abilità, quindi si rende conto che X era inferiore a 1 del necessario per uccidere la sua creatura. L'avversario dice che il controllore del draghetto ha agito troppo velocemente. Cosa ha deciso l'HJ?
 
Nel complesso, è stato molto divertente: era la prima volta che lavoravo in uno staff internazionale, e alcuni judge erano piuttosto simpatici, incluso il mio TL. C'è stato anche il tempo per un "Gioco del Deck Check". Due cose mi hanno lasciato invece un po' sconcertato.
Primo, la disposizione dei tavoli, cosa che ho rivisto identica al GP: erano numerati in righe lunghissime larghe quanto tutta la sala, anziché righe larghe quanto le colonne di tavoli (spero di essermi spiegato); inoltre, spesso queste file poggiavano contro le colonne portanti della sala, senza lasciare uno spazio per girarvi intorno mentre si distribuivano le slip o si floorava.
Secondo, mi è sembrato di vedere una rigidità eccessiva su inezie. Un caso è stato eclatante, al di là di quelli da torneo. Un giocatore perde il deck box con la sideboard. Gli dico che lo avvertiremo nel caso in cui lo ritrovassimo. Il turno dopo questo giocatore riceve GL per lista e, verso la fine del turno, vengo a sapere che hanno creato uno scatolone "oggetti smarriti". Dentro c'è il deckbox descritto, quindi chiedo allo scorekeeper il favore di chiamare il giocatore. Lui mi risponde che il microfono è solo per gli annunci di servizio importanti, quindi devo aspettare che escano i nuovi pairings e raggiungerlo. Nei nuovi pairings non c'è, evidentemente ha droppato. Torno dallo SK e il dialogo va più o meno così:
 
"Il giocatore che ha perso il mazzo non è nei pairings, deve aver droppato. Possiamo chiamarlo?"
"Perché?"
"Magari è nei paraggi. Prima mi ha detto di vedere se era nei pairings…"
"Sì. Ma in sala l'hai visto?"
"No."
"E' più venuto a chiederti il mazzo?"
"No."
"Quindi se non è venuto lui... mica possiamo fare servizio clienti per tutti i giocatori!"
 
Sono rimasto ammutolito. Per fortuna, almeno l'altro mazzo che si era perso sono riuscito a riconsegnarlo al proprietario. Era di un giocatore italiano che, pur di continuare a giocare, si era preso ML e ricomprato le carte in francese!
 
Mi scuserete se mi sono dilungato sul LCQ, ma almeno è stato un po' più movimentato. Storia diversa per il GP.
 
 
Sabato: GP Paris (shift PM)
So da prima di partire che sto nel GP 2 shift 2, il che in realtà per me è un po' arabo! Scherzi a parte, so che devo montare alle 4 del pomeriggio, quindi approfitto per dormire un po' di più, mi sveglio imbottendomi di antinfiammatorio per il mal di gola che mi tormenta da due giorni e arrivo tranquillo in sala per mezzogiorno. Tranquillo… in realtà dovrei prima capire quale sia il GP 2!
Lo spettacolo in sala è impressionante rispetto ai giorni precedenti, c'è una gran confusione e immagino che abbiano superato ogni record! Poco dopo incontro prima Kalle e poi Tex, che mi dicono che in realtà i giocatori sono stati intorno ai 2200 e che la sala nera è incasinatissima perché è nel mezzo di tutto. Io invece sto nella sezione verde.
Faccio un paio di giri, recupero gli amici che hanno appena droppato, mangio qualcosa…e non sono mai le 4! Accidenti, il tempo non passa mai quando sei in attesa...
 
Alla fine mi dirigo nella mia zona, dove trovo Salvo con cui scambio un po' di chiacchiere. L'atmosfera in effetti è piuttosto tranquilla, e la gente è già molto diminuita dopo quattro turni.
Finalmente arriva l'ora X e mi cambio, quindi mi presento al mio TL, Mitsunori Makino. Ci portano prima a fare la foto di tutti gli shift PM del GP (uuuuuuh, prima foto in un GP! ^___^ ), quindi briefing con il TL. Nel mezzo perdiamo due elementi del team, perché viene richiesto supporto altrove; per fortuna io sono il buddy del TL (raccomandato!), non mi sarebbe piaciuto essere deportato... In seguito a questa elisione, Makino-San decide per due soli deck check a round: uno a inizio round e uno middle-round, che eseguiremo io e Makino. Quindi Makino-San ci fa un sacco di raccomandazioni: prendere una boccata d'aria perché la sala è affollata (in realtà fuori andavano tutti a fumare, quindi si stava meglio dentro), bere molta acqua (be hydrated!!! Peccato che l'acqua dei boccioni avesse su di me un effetto terribilmente diuretico...), usare i bagni "nascosti"… e ci dà appuntamento alle 5, per l'inizio del sesto round! Ma davvero? Altri 20 minuti buoni di nullafacenza?!?! In pratica, ci aspettavano solo quattro round, dal 6 al 10. Qualcuno, forse William, mi dice che probabilmente l'ultimo round è draft, perché al nono c'è il cut. Vado ad informarmi e non è così: round regolare con gli stessi mazzi.
 
Alla fine, dopo tanta attesa, monto. E la cosa peggiore è che non c'è molto da dire. Ho fatto i DC, ho risposto a qualche chiamata, la più eclatante delle quali ha richiesto un backup, e ho avuto anche l'intero nono round di pausa. Da lì in poi credo di essermi dedicato al compito fondamentale del judge: rimuovere l'immondizia.
Una delle cose che mi ha colpito è stato il numero di giocatori che, pur avendo finito di giocare, non consegnava la slip. Non per accordi strani, semplicemente continuavano a giocare altre partite o chiacchieravano. Ho ripetuto spesso "Please, deliver the slip". Una coppia mi ha risposto che mancava un quarto d'ora, e io ho ricordato loro che non bisogna rallentare le procedure di torneo. Non so se sia stato un caso o sia un'abitudine diffusa; nel vederlo fare spesso ho pensato che potesse essere una delle cause dei rallentamenti che i GP stavano subendo.
 
Un'altra cosa curiosa è stata la notizia dataci da Makino al momento del briefing: c'era stato un numero molto alto di liste senza nome e perciò, all'inizio del sesto round, non avevano ancora terminato di ricostruirne l'assegnazione. Mi è sembrato molto strano, avendo usato lo swap a "L", impiegare 4-5 turni per terminare una tale operazione. Forse qualcuno che l'ha passato potrà illuminarmi.
Nonostante questi intoppi, siamo stati il primo GP a chiudere, con molte congratulazioni del nostro HJ, Adam Cetnerowski. Al termine ho approfittato per chiedere consigli a Makino-San, che mi ha suggerito di contattare il TL prima dell'evento (sono proprio un cafone) e mi ha rivelato di avere grande stima per la comunità italiana e la sua compattezza. Anche lui ha detto che sono stati tutti sorpresi dal minor carico di lavoro: immagino che dividere un GP "regolare" in tre anziché in due abbia causato un grosso alleggerimento rispetto al passato.
 
A parte questa aspettativa un po' delusa, direi che come prima esperienza internazionale è stata molto positiva! Spero di vivere anche quella di Londra a fine aprile!
 
Vi ringrazio per aver letto fin qui e vi saluto calorosamente!
 
Donato Del Giudice
L1, Bari