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So You Think You Can Judge at a Pro Tour? (traduzione)
Articolo del 19-4-2010 a cura di Callegari Matteo Gavrilovic Vuk
Callegari Matteo
Gavrilovic Vuk

Tag: Crescita personale tornei arbitrare tornei Pro Tour REL Professional

Matteo Callegari, L2 Italia
 
 
Le parole “Pro Tour” evocano sempre una sorta di magia sia nei giocatori che negli arbitri. Il mondo dei ‘pro’ ha qualcosa di mitico agli occhi di molti di noi, un posto che soltanto i migliori tra i migliori possono raggiungere. Seguiamo i podcast e i coverage dal vivo di questi eventi che si svolgono in alcuni dei posti più emozionanti e ci chiediamo se anche noi potremo mai arrivarci.

Quando ho iniziato ad arbitrare, pensavo che non avrei mai potuto raggiungere tutti quegli straordinari arbitri, e non ho mai prestato molta attenzione a quello che accadeva agli eventi professionali. I miei obiettivi erano essere selezionato per un PTQ oppure ottenere la sponsorship per i Nazionali italiani. Quegli obiettivi sembravano enormi, e c’era poco spazio per sogni più grandi. Dopo un po’ di tempo, mi sono trovato più dèdito alla comunità italiana, sia arbitrando diversi eventi, che lavorando su alcuni progetti e persino sostenendo l’esame per il secondo livello. E poi qualcosa di straordinario è accaduto. Mi è stata offerta la sponsorship per il PT – Honolulu 2009, e non riuscivo a credere ai miei occhi mentre leggevo l’e-mail della coordinatrice degli arbitri italiani.

Sul serio? Si tratta di me?
A quanto pare, non c'è stato alcun errore, e il PT – Honolulu è stato un’esperienza magnifica, a cui sono seguite le sponsorship per il PT – Austin 2009 e i Worlds di Roma 2009. Tutto d’un tratto mi sono trovato catapultato negli eventi pro, e... wow... mi son piaciuti davvero moltissimo!

Per questo ho deciso di pensare un po’ alle ragioni per cui ho ricevuto tali opportunità, e ho chiesto ai colleghi arbitri quali qualità loro pensassero dovesse avere un arbitro per essere selezionato per un PT. Di seguito troverete la classifica delle nostre scelte. Prova a lavorare su questi aspetti, e chissà – potresti essere tu il prossimo a volare verso qualche meta esotica per arbitrare il gioco che amiamo.
 
 

6. Sii parte della famiglia
Essere un arbitro significa non essere mai da solo. Non importa quanto lontano abiti dalle grandi città, avrai sempre opportunità di metterti in contatto con giocatori ed arbitri. Se hai domande di regole o di situazioni arbitrali, usa le mailing-list MTGRULES-L e DCIJUDGE-L o il canale arbitrale IRC (#mtgjudge su EFnet). Leggili il più spesso che puoi, perché potresti trovare argomenti interessanti. Sii parte delle discussioni, esprimi il tuo punto di vista ed impara dalle esperienze degli altri.

Sii parte delle comunità di giocatori on-line: ci sono molti forum e siti dedicati al gioco, e di solito c’è sempre una sezione dedicata alle regole e alle policy in cui i giocatori cercano risposte alle loro domande.
Usa il Judge Center per metterti in contatto con gli arbitri e parla con loro di problemi che potresti avere nella tua zona oppure chiedi di poter arbitrare con loro i tornei vicino a te.

Se sei abbastanza fortunato da avere un paio di arbitri attivi nella tua zona, parla con loro, vai ai loro eventi anche come giocatore e osservali lavorare. Potresti scoprire che sono anche delle persone simpatiche!

Occupati della comunità arbitrale ed offri il tuo supporto alle iniziative locali e regionali. Aiutando qualcun altro aiuterai anche te stesso, migliorando le tue capacità. Ci sono sempre progetti in corso all’interno della DCI, e il tuo entusiasmo e la tua dedizione potrebbero fare la differenza nel raggiungimento dei loro obiettivi. Se hai in mente un progetto che potrebbe aiutare la tua comunità, condividilo e troverai sempre delle persone straordinarie desiderose di aiutarti a metterlo in pratica.
 
 

5. Arbitra, arbitra, e arbitra di nuovo.
L’esperienza è ciò che distingue gli arbitri ad un grande evento. Come coltivare la tua se non sei ancora stato ad un grande evento? Non ti preoccupare, ci sono vari modi per accumulare esperienza!

Prima di tutto, arbitra più che puoi nei tuoi eventi locali. Sii sempre aggiornato con le regole e le policy, ed approfitta di quei tornei per metterle in pratica. Ogni arbitro ha acquisito le sue capacità occupandosi di piccoli eventi locali. In tornei del genere sei tu il responsabile di tutto, dall’inserire i risultati nel Reporter allo stare in sala, dal controllare le liste al dare i ruling.

PTQ, Prerelease e Regionali sono ottime opportunità per prendere parte ad eventi più grandi e lavorare con altri arbitri in staff. La capacità di lavorare in gruppo è una cosa importante da imparare, perché ad un PT non lavorerai mai da solo. Sarai parte di un gruppo, e il gruppo lavora al meglio solo se ciascuno sa fare la propria parte.

Se nel tuo paese c’è un Nazionale, prendine parte! In questo tipo di eventi incontrerai i migliori arbitri del tuo paese e le opportunità di imparare da loro sono infinite.

Non avere paura di lavorare ad un GP vicino a te. Questi sono eventi internazionali, lavorerai con arbitri provenienti da paesi diversi e con un bagaglio di esperienze differenti. C’è molto lavoro da fare, ma ne sarai certamente ricompensato.

Cosa succede se non hai disponibili PTQ, Nazionali o GP? Naviga in internet e vai a caccia di report. Molti arbitri scrivono report degli eventi in cui hanno lavorato. Leggili con attenzione e scrivi all’autore se hai delle domande. Impara dalla loro esperienza.

Cerca di memorizzare tutte le situazioni interessanti, come ruling particolari o fix complicati, che incontri in questi eventi e riportali nei tuoi report. Puoi condividerli con qualsiasi arbitro vicino a te, con i tuoi mentori, oppure puoi pubblicarli in una mailing list o un forum. In questo modo riceverai suggerimenti su come meglio affrontare alcune situazioni, anche se eri l’unico arbitro all’evento.
 
 

4. Migliora sempre
OK, adesso ti senti parte della famiglia DCI e hai lavorato in diversi tipi di eventi. Cosa hai imparato?

Prima di un torneo, fissa degli obiettivi che vuoi raggiungere. Anche solo un paio vanno bene e possono essere di qualsiasi genere: dal non sbagliare ruling, a diventare più veloce nell’utilizzare il Reporter, dal parlare con tutti gli arbitri dell’evento, fino al migliorare i tuoi deck check, e così via.

Dopo l’evento, dedica del tempo per pensare alla giornata e cerca di essere il più critico possibile con te stesso. Hai raggiunto i tuoi obiettivi? Trova una cosa di cui andare fiero, e una che avresti potuto affrontare meglio.
Tra un evento e l’altro, vai ogni tanto nel Judge Center e sostieni degli esami di pratica, sia facili che difficili. Rispondi alle domande senza alcun aiuto se non la tua memoria e la tua esperienza. Ricontrolla le risposte (anche quelle esatte) e segui i link per leggere le relative regole.
Fai dei riassunti degli ultimi cambiamenti di regole e policy. Leggi ogni tanto una parte delle IPG, e cerca di ricordare i nomi di tutte le infrazioni.
Leggi gli articoli pubblicati nel Judge Article Archive. Questi articoli sono scritti da arbitri esperti e ti aiuteranno a migliorare la conoscenza di argomenti specifici.
 
 

3. Le review sono importanti
Molto bene: sei parte della famiglia della DCI, hai esperienza di tornei, e hai migliorato le tue abilità con il tempo. È giunto il momento di farlo sapere agli altri!

Scrivere e ricevere review è estremamente importante e sono uno strumento fondamentale per migliorare l’intera comunità. Se vuoi essere selezionato per un grande evento, qualcuno deve sapere chi sei. E le review che hai scritto e che hai ricevuto sono uno dei modi migliori per capire da dove vieni, quale strada hai preso, e dove stai andando.
Questo è ancor più importante se vivi in una zona dove non puoi normalmente partecipare ad eventi con arbitri di alto livello, in quanto le tue review saranno uno dei pochi strumenti di feedback che i coordinatori del programma potranno controllare per conoscere cosa accade nella tua area ed avere un’idea di cosa stai facendo.

Chiedi agli altri arbitri di osservarti mentre lavori e di prendere nota di quello che hai fatto bene e di quello che hai fatto un po’ meno bene. Discuti con loro di questi appunti e chiedi loro di scrivere una review, così che tu possa avere una guida cui fare riferimento su come migliorare ulteriormente te stesso. Sii felice: c’è sempre qualcosa in cui puoi migliorare!
Cerca sempre di osservare i tuoi colleghi arbitri mentre lavorano e trova delle aree in cui potrebbero migliorare le proprie abilità. Offri loro suggerimenti su come possono migliorare. Scrivi loro una review, e offri delle critiche costruttive. Abbi cura della comunità che ti ha aiutato a crescere come arbitro e condividi con essa parte della tua esperienza. Condividere la conoscenza è di enorme aiuto per far crescere un gruppo.
 
 
2. Invia le application
Questo potrebbe sembrare un consiglio stupido, ma in realtà è uno dei più importanti!
Devi far sapere alle persone che sei interessato ad arbitrare un Pro Tour. Nessuno lo indovinerà se tu non glielo dici.

Scrivi un’applicairion per i PT cui vorresti prendere parte (li puoi trovare pubblicati sulla mailing list DCIJUDGE-L e sul Judge Center) e richiedi la sponsorship che vorresti ricevere. La cosa peggiore che ti potrebbe accadere è non essere selezionato. Non è un gran problema, dato che ti troveresti nella stessa situazione in cui saresti stato se non l’avessi mai scritta!

Non ci sono abbastanza posti per tutti, perciò esiste la possibilità che tu non sia selezionato, ma almeno avrai dimostrato spirito d’iniziativa e volontà di lavorare in questo tipo di eventi. L’intraprendenza è una delle abilità più importanti che devi sviluppare per incrementare le tue probabilità di essere selezionato. Se sei un arbitro attivo nella tua zona e proponi nuovi progetti, chiedi di arbitrare eventi più grandi, e richiedi agli altri arbitri di farti da mentore, cominceranno a conoscere te, il tuo entusiasmo, e il tuo impegno. Il tuo turno arriverà probabilmente molto prima di quanto ti aspetti.
E ricordati che puoi sempre fare richiesta come volontario, e avrai maggiori probabilità di essere selezionato.
 
 
1. Credi in te stesso
Sei parte della famiglia della DCI, hai lavorato in molti tornei, hai migliorato le tue abilità, hai scritto e ricevuto review, e hai inoltrato un paio di application. Ma ancora non sei stato selezionato per essere parte dello staff di un PT. Dove hai sbagliato?

Se hai seguito tutti questi suggerimenti sarai un arbitro migliore. Continua a lavorare in questo modo, non pensare mai di essere troppo bravo per un certo compito o per arbitrare un certo evento. Ogni goccia di sudore che spendi in sala ti avvicinerà di un passo verso il tuo obiettivo finale. Sii orgoglioso di quello che hai raggiunto e sii abbastanza intelligente da trovare sempre nuove aree su cui lavorare.

Pensa sempre positivo, anche nei momenti più difficili. Offri agli altri arbitri un sorriso e fai capire loro che ti piace fare l’arbitro, sia dentro sia fuori dai tornei. Sii un modello per gli arbitri più giovani e per gli aspiranti arbitri, ìncitali ad entrare o rimanere nella famiglia.
Chiedi agli arbitri con più esperienza in cosa pensano dovresti migliorare. Ti hanno seguito lungo il tuo percorso e sono le persone migliori cui chiedere suggerimenti.
Non ti preoccupare! Tu devi essere il primo a credere in te stesso, nel tuo lavoro, nel programma arbitrale, e nei tuoi obiettivi. Presto avrai la tua opportunità. Sii pronto a coglierla!
 
 
 
Questi suggerimenti derivano dall’esperienza personale di alcuni ottimi arbitri da tutto il mondo. Hanno funzionato per me e spero possano aiutarti a raggiungere la vetta.

Non farti intimorire dalla lunghezza di questo articolo. Sì, possono sembrare un sacco di cose da fare, ma non pensare ad esse come ad un lavoro. È una grande opportunità per migliorare capacità di cui potresti avere bisogno anche nella vita vera, e sarai circondato da persone entusiaste come te che continueranno a metterti alla prova con obiettivi nuovi di volta in volta. Sarà una cosa divertente, e farai delle amicizie che dureranno a lungo.

Una volta che avrai fissato il tuo obiettivo a lungo termine, le cose inizieranno a scorrere senza intoppi, e riceverai e-mail dall'HJ di un Pro Tour prima di quanto credi.

E vi giuro che è quello che è accaduto realmente a me!
Voglio ringraziare Cristiana Dionisio per aver creduto in me ed avermi mandato in giro per il mondo, Mirko Console per la sua inestimabile guida, e Carlos Ho per il suo incoraggiamento nella scrittura di questo articolo e per il straordinario lavoro di revisione.
 
 
 

Traduzione a cura di Vuk Gavrilovic, L1
Revisione: Matteo Callegari, L2
Articolo originale qui.